Un nido di tartaruga marina, del tipo Caretta-Caretta,
è stato ritrovato sulla spiaggia di Marina di Pisticci, precisamente in zona La
Spiaggetta. Personale dell’oasi Wwf di Policoro, su segnalazione di alcuni
cittadini, si è recato in loco ed ha potuto verificare una bellissima sorpresa,
tenuto conto che la Caretta-Caretta è una specie protetta. L’evento, definito
di assoluta rilevanza naturalistica, sarà anche l’occasione per sensibilizzare
la cittadinanza, i bagnanti e i curiosi sulle modalità di schiusa delle uova
che, si suppone, avverrà ad agosto inoltrato. Il nido, ovviamente, è stato
opportunamente recintato e messo in sicurezza dagli operai del Comune di
Pisticci, mentre gli operatori del Wwf di Policoro effettueranno periodicamente
delle attività di informazione e sensibilizzazione negli stabilimenti balneari
limitrofi. Quello di Marina di Pisticci è il secondo nido di Caretta-Caretta
individuato in Basilicata e testimonia l’ottimo stato di salute del litorale
jonico lucano, scelto dalla specie protetta per la deposizione e la schiusa
delle uova. L’Amministrazione comunale di Pisticci, intervenuta con l’assessore
Francesco Radesca e la consigliera comunale, Antonella Lauria, “si adopererà
affinché un evento del genere possa costituire un ulteriore fattore per la
valorizzazione dell’area, già rientrante nella zona Sic (Sito di interesse
comunitario, ndr) e al centro di alcuni progetti. Ringraziamo i cittadini per
la segnalazione e il personale del WWF di Policoro per il pronto intervento per
un evento naturalistico raro e molto importante per il nostro territorio”,
conclude la nota di Palazzo Giannantonio. Da par loro, gli operatori del Wwf
dell’oasi di Policoro hanno commentato: “Quella di martedì è stata una giornata
soddisfacente per i nostri operatori e volontari. La campagna di
sensibilizzazione ed informazione degli stabilimenti balneari ha funzionato. Ci
siamo recati presso in loco e abbiamo constatato la presenza delle uova che,
trovandosi ad una distanza di sicurezza da eventuali mareggiate, non verranno
traslocate”.
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venerdì 13 luglio 2018
domenica 10 giugno 2018
A Policoro entro il 30 giugno le iscrizioni all'asilo nido comunale Linus.
Scade il 30 giugno il
termine per la presentazione delle domande di iscrizione all’asilo nido
comunale “Linus” di Policoro per l’anno educativo 2018-19. Lo ha ribadito il
sindaco, Enrico Mascia, precisando che “potranno beneficiare del servizio i
bambini di età compresa fra 3 mesi e 3 anni alla data del 1° settembre 2018.
Le
famiglie interessate possono scaricare l’avviso e il modulo di domanda dalla
home page del sito del Comune, nella sezione ultimissime, oppure rivolgersi, in
orario di ufficio, al Servizio Cultura nella biblioteca comunale. I possessori
di posta elettronica certificata potranno inoltrare l’istanza all’indirizzo
biblioteca@pec.policoro.gov.it, allegando copia del documento di riconoscimento
in corso di validità”.
Secondo il Regolamento vigente hanno diritto al servizio
prioritariamente i bambini residenti a Policoro; in caso di disponibilità di
posti saranno accolte anche domande di cittadini domiciliati a Policoro o
residenti in Comuni limitrofi. La graduatoria verrà approvata con determina
entro il 15 luglio. Il nido ha un’apertura giornaliera di 8 ore, dalle 8 alle
16, durante le quali i “bambini sono coinvolti in tante attività che promuovono
l’autonomia – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali, Valentina Celsi -. Al
Linus niente è lasciato al caso: il progetto pedagogico viene costruito
collegialmente dall’equipe che, rispettosa dell’individualità del bambino,
rivisita di anno in anno momenti, obiettivi e modalità attraverso le quali il
nido si propone”. La retta mensile va da un minimo di 220 a un massimo di 610
euro, con la riduzione del 20 per cento in caso di frequenza fino alle 13.30.
“La Regione Basilicata ha previsto l’erogazione di contributi a copertura delle
spese sostenute per la fruizione del nido: le famiglie con Isee fino a 18mila
euro avranno diritto al rimborso totale, e le altre beneficeranno di
percentuali di rimborso, fino ad un massimo di tremila e 500 euro”, ha concluso
Celsi.
Piero Miolla
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