“I genitori di Craco iscrivano i
loro figli al padre Pio di Pisticci”. Giuseppe Lacicierchia, sindaco di Craco,
lo aveva preannunciato: “Se dovesse passare il piano di dimensionamento
scolastico approvato dalla Provincia di Matera, che prevede l’accorpamento
delle scuole di Craco a Montalbano Jonico, attueremo forme di protesta
innovative”. Un istante dopo la bocciatura in Consiglio regionale
dell’emendamento che chiedeva di mantenere l’attuale assetto scolastico a
Pisticci, che, se approvato, avrebbe garantito a Craco di continuare ad essere
accorpato al comprensivo pisticcese, il primo cittadino crachese ha invitato
coloro che, risiedendo nel centro da lui amministrato devono provvedere alle
preiscrizioni per il prossimo anno scolastico, ad iscrivere i propri figli a
Pisticci. L’obiettivo è evidente: minare il terreno dalle fondamenta a
Montalbano Jonico, che ha voluto l’accorpamento di Craco per non scendere sotto
i 600 alunni. “Leggeremo il provvedimento del Consiglio regionale – ha spiegato
il sindaco di Craco –, studieremo contenuti e tempi dei ricorsi che si
renderanno necessari. Studieremo e organizzeremo le azioni di lotta da
intraprendere insieme a Pisticci e Marconia”. Una sorta di fatwa, dunque,
contro quel modo di fare politica che garantisce solo chi mostra vicinanza a
chi governa. Non si spiegano altrimenti le deroghe approvato in Consiglio per
salvare centri come Irsina, Tursi, Salandra e, appunto Montalbano Jonico. Con
la conseguenza che, tra i pochi centri danneggiati, ci sono sia Pisticci che
Craco. I quali, per intenderci, con la conservazione dello status quo ante non
avrebbero avuto problemi in termini numerici. Invece, con l’approvazione
dell’emendamento del Pd si è previsto che l’assetto Pisticci-Craco rimanga sì
invariato, ma solo se, al termine delle preiscrizioni, Montalbano Jonico non
scenda sotto i 600 alunni. Una circostanza ritenuta improbabile dai più. Il
sindaco di Pisticci, Viviana Verri ha parlato di “indecente caccia alle streghe
in cerca del colpevole di una manovra che, prima la Provincia e poi la Regione,
hanno compiuto alle spalle del nostro territorio. Ringrazio il Pd per aver
ancora una volta deluso questa terra, che però non dimentica. Adesso è il
momento di combattere, tutti, insieme, e senza indulgere a strumentalizzazioni
di personaggi in cerca di autore oltre che di ribalta. Appena sarà pubblicato
il deliberato valuteremo le azioni da intraprendere”.
Piero Miolla
Pino il guerriero!
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