domenica 22 aprile 2018

Convenzione del Comune di Pisticci con Bernalda: scoppia un caso politico?


Il Comune di Pisticci e quello di Bernalda si “avvicinano” dando atto ad un’unione di fatto. Con la delibera 72-18, infatti, la Giunta guidata da Viviana Verri ha approvato lo schema di convenzione per il reclutamento del personale da graduatorie in corso nel Comune di Bernalda. Palazzo Giannantonio, in pratica, potrà “reclutare risorse umane attraverso l’utilizzo di graduatorie concorsuali approvate da altre Amministrazioni con un accordo che può valere anche ex post rispetto al momento dell’indizione della procedura concorsuale e/o della formale approvazione delle graduatorie”. Il tutto “in forza della legge 350-13 in materia di Pa e pubblico impiego”. La durata della convenzione è triennale e potrebbe produrre subito effetti, visto che a Bernalda, si legge ancora nella delibera, “sono in corso 3 concorsi pubblici per esami e titoli relativi al reclutamento, a tempo indeterminato e parziale, di 2 istruttori di vigilanza, 2 tecnici e 2 contabili”. 
La decisione della Giunta pisticcese, dunque, sembra essere nel pieno solco della normativa vigente ma ha suscitato mugugni e richieste di spiegazioni. Qualcuno ha ricordato che l’attuale consigliere comunale pentastellato, Antonio Gatto, è tra i partecipanti al concorso per istruttore tecnico (sarebbe secondo classificato al momento) e che, nella commissione esaminatrice, c’è anche Carmela Gerardi, segretario comunale tanto a Pisticci, quanto a Bernalda. E allora? 
Il cittadino Mario Petracca, ha chiesto pubblicamente l’annullamento della delibera. Petracca, si apprende dal sito web sassilive, ha parlato di “grave atto di arroganza da parte della Giunta Verri”, che sarebbe inaccettabile per vari motivi. Tra i quali il fatto che un soggetto astrattamente non interessato “al bando di assunzione del Comune di Bernalda oggi si ritrova fuori da una graduatoria che interessa anche Pisticci. La convenzione – secondo Petracca – non può essere valida per gli istruttori tecnici in quanto il Comune di Pisticci ha una propria graduatoria, ancora in corso di pubblicazione, e valida per 3 anni”. Infine, Petracca ha sottolineato la presunta incompatibilità tra la Gerardi e Gatto, auspicando che quest’ultimo “rinunci o alla selezione o alla carica di consigliere”. Una cosa sembrerebbe emergere: il caso, più che giudiziario, potrebbe deflagrare come politico.
Se ci sia un conflitto di interessi se lo è chiesto l’ex presidente del Consiglio comunale di Pisticci, Rocco Fuina. “I baluardi del M5S sono sempre stati legalità e trasparenza – ha scritto Fuina -. Credo che i cittadini, nel caso in questione, vorrebbero capire se il consigliere Antonio Gatto, per la carica che riveste, non avrebbe dovuto astenersi per un conflitto di interessi. Anche il segretario comunale di Pisticci, che è anche segretario comunale a Bernalda, per questioni di mera opportunità forse avrebbe dovuto astenersi dall’esaminare Gatto, che conosce da circa 2 anni per la sua carica di consigliere. Vorrei soltanto che si faccia chiarezza: invito la minoranza consiliare a chiedere un confronto in piazza, sia a Marconia che a Pisticci, per instaurare un contraddittorio e sviscerare il problema dinanzi al popolo”.
Piero Miolla
 

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