Il Comune di Pisticci e quello di
Bernalda si “avvicinano” dando atto ad un’unione di fatto. Con la delibera
72-18, infatti, la Giunta guidata da Viviana Verri ha approvato lo schema di
convenzione per il reclutamento del personale da graduatorie in corso nel
Comune di Bernalda. Palazzo Giannantonio, in pratica, potrà “reclutare risorse
umane attraverso l’utilizzo di graduatorie concorsuali approvate da altre
Amministrazioni con un accordo che può valere anche ex post rispetto al momento
dell’indizione della procedura concorsuale e/o della formale approvazione delle
graduatorie”. Il tutto “in forza della legge 350-13 in materia di Pa e pubblico
impiego”. La durata della convenzione è triennale e potrebbe produrre subito
effetti, visto che a Bernalda, si legge ancora nella delibera, “sono in corso 3
concorsi pubblici per esami e titoli relativi al reclutamento, a tempo
indeterminato e parziale, di 2 istruttori di vigilanza, 2 tecnici e 2
contabili”.
La decisione della Giunta pisticcese, dunque, sembra essere nel
pieno solco della normativa vigente ma ha suscitato mugugni e richieste di
spiegazioni. Qualcuno ha ricordato che l’attuale consigliere comunale
pentastellato, Antonio Gatto, è tra i partecipanti al concorso per istruttore
tecnico (sarebbe secondo classificato al momento) e che, nella commissione
esaminatrice, c’è anche Carmela Gerardi, segretario comunale tanto a Pisticci,
quanto a Bernalda. E allora?
Il cittadino Mario Petracca, ha
chiesto pubblicamente l’annullamento della delibera. Petracca, si apprende dal sito web sassilive, ha parlato di
“grave atto di arroganza da parte della Giunta Verri”, che sarebbe
inaccettabile per vari motivi. Tra i quali il fatto che un soggetto
astrattamente non interessato “al bando di assunzione del Comune di Bernalda
oggi si ritrova fuori da una graduatoria che interessa anche Pisticci. La
convenzione – secondo Petracca – non può essere valida per gli istruttori
tecnici in quanto il Comune di Pisticci ha una propria graduatoria, ancora in
corso di pubblicazione, e valida per 3 anni”. Infine, Petracca ha sottolineato
la presunta incompatibilità tra la Gerardi e Gatto, auspicando che quest’ultimo
“rinunci o alla selezione o alla carica di consigliere”. Una cosa sembrerebbe
emergere: il caso, più che giudiziario, potrebbe deflagrare come politico.
Se ci sia un conflitto di interessi se lo è chiesto l’ex
presidente del Consiglio comunale di Pisticci, Rocco Fuina. “I baluardi del M5S
sono sempre stati legalità e trasparenza – ha scritto Fuina -. Credo che i
cittadini, nel caso in questione, vorrebbero capire se il consigliere Antonio
Gatto, per la carica che riveste, non avrebbe dovuto astenersi per un conflitto
di interessi. Anche il segretario comunale di Pisticci, che è anche segretario comunale
a Bernalda, per questioni di mera opportunità forse avrebbe dovuto astenersi
dall’esaminare Gatto, che conosce da circa 2 anni per la sua carica di
consigliere. Vorrei soltanto che si faccia chiarezza: invito la minoranza consiliare
a chiedere un confronto in piazza, sia a Marconia che a Pisticci, per
instaurare un contraddittorio e sviscerare il problema dinanzi al popolo”.
Piero Miolla
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