Un sogno che è
diventato realtà. E’ quello vissuto dalla piccola Alessia Racamato, 8 anni, di
Montescaglioso, che in occasione di Juventus-Sampdoria disputata a Torino lo
scorso 15 aprile, ha potuto non solo entrare nello Juventus Stadium, ma anche
accompagnare i giocatori in campo. Juventina sfegatata come suo papà Nunzio,
Alessia è stata infatti una dei ventidue fortunati bambini italiani che hanno
avuto la possibilità di accompagnare in campo i giocatori durante il match citato,
grazie all’iniziativa promozionale della serie A “Bimbi in Campo”.
La piccola
ha raccontato di aver vissuto “un’emozione indescrivibile. Quando ho preso il
treno con il mio papà – ha spiegato - quasi non riuscivo a parlare per
l’agitazione. Mi tremavano le mani all’idea di essere vista in Tv accanto ai
miei calciatori preferiti e mi si bloccava il respiro immaginando quanto
avrebbe battuto forte il mio cuore se solo fossi riuscito a prendere per mano
Buffon, il mio idolo indiscusso, anche se adoro tutta la squadra. Purtroppo
questo mio ultimo grande desiderio non si è realizzato”.
Alessia, infatti, ha
tenuto la mano a un calciatore della Sampdoria, anche se ha avuto gli atleti
della Juve “a meno di 3 metri di distanza, e non mi posso certo lamentare. I miei
compagi di classe hanno chiesto cosa avessi provato ritrovandomi in quel campo
da gioco enorme con tutti gli occhi del pubblico puntati addosso: avevo la
bocca spalancata, se ci ripenso non posso fare a meno di ridere”. La piccola
tifosa bianconera ha altresì aggiunto di aver apprezzato, dell’esperienza, “il
fatto di aver guardato la partita dal vivo. E’ stata un’esperienza impagabile:
i sediolini dello stadio, infatti, non hanno nulla a che vedere con il divano
di casa. Inoltre, vedere un proprio sogno materializzarsi è stata una grande
gioia, anche per la mia famiglia. Sono sicura che è così anche per chi ne è
venuto a conoscenza”.
Morale della favola? “Conserverò di questa magica
avventura un ricordo stupendo, ma ho un unico cruccio: la mamma ha lavato le
scarpette che hanno calpestato lo stesso campo attraversato da Buffon. Di
questo non riesco proprio a farmene una ragione”. Pazienza, di sicuro la mamma
della piccola Alessia troverà il modo per farsi perdonare.
Piero Miolla
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