Riceviamo e volentieri pubblichiamo le
riflessioni e le richieste del consigliere comunale del Pd, avv. Tommaso Gioia.
"Gli accadimenti che si sono verificati, nelle
ultime settimane, all’interno dell’Amministrazione comunale pisticcese,
relativi all’espletamento del concorso indetto dal Comune di Bernalda per
l’assunzione di n. 2 istruttori tecnici, n. 2 istruttori di vigilanza e n. 2
istruttori contabili, e che hanno interessato personalmente il consigliere
comunale M5S Ing. Antonio Gatto, mi inducono a precisare le seguenti
considerazioni.
Come ormai è noto, il 3 aprile 2018 veniva
pubblicato l’elenco degli ammessi al citato concorso per la copertura, tra gli
altri, di n.2 posizioni da istruttore tecnico; tra gli idonei, con votazione di
28/30, risultava esserci il consigliere comunale M5S del Comune di Pisticci
ing. Gatto; Il 5 aprile 2018, con delibera di giunta n. 72, il Comune di
Pisticci stipulava una Convenzione con il Comune di Bernalda che avrebbe
consentito “di utilizzare n. 3 graduatorie che saranno formate nel Comune di
Bernalda, a seguito dell’espletamento dei concorsi (…) relativi alle figure
professionali di n.2 istruttori di vigilanza, n. 2 istruttori tecnici, n. 2
istruttori contabili”.
Orbene, personalmente non ho mai dubitato dell’onestà e
della buona fede del consigliere Gatto, ma ammetto che, lo storico degli
accaduti e, in particolare, la scelta dello stesso consigliere di ritirarsi
dalla graduatoria degli idonei solo dopo la divulgazione dei fatti a mezzo
stampa e delle polemiche che ne sono derivate, hanno fatto scaturire più di un
dubbio sulla opportunità della sua partecipazione al detto concorso.
E ciò ancor più se si considera che la dott.ssa
Gerardi, segretaria comunale del Comune di Pisticci, ricopra lo stesso incarico
presso il Comune di Bernalda, risultando altresì redattrice del contestato
bando di concorso e membro della stessa commissione esaminatrice!!!!
Mi risulta, a questo punto, inevitabile
riscontrare delle affinità con la figura di Pier della Vigna, raccontato da
Dante nell’ottavo canto dell’Inferno della Divina Commedia, quale funzionario e
segretario del Re Federico II di Svevia, accusato di tradimento, incarcerato, e
morto suicida per dimostrare a tutti di essere, in realtà, innocente. Il Poeta,
pur volendolo assolvere dall’accusa di tradimento, ritenuta ingiusta, lo
colpevolizza, condannandolo alla dannazione eterna per aver commesso l’insensato
gesto che, in realtà, l’ha fatto sembrare colpevole agli occhi del mondo.
Così, il consigliere Gatto, decidendo di
abbandonare il suddetto concorso, ha agito proprio come Pier della Vigna, quasi
“sacrificandosi” al fine di dimostrare la assoluta buona fede propria e
dell’intera amministrazione comunale pentastellata.
Tuttavia, lungi dal condannare qualcuno, ritengo
che l’intera maggioranza M5S debba assumersi le proprie responsabilità: se,
infatti, i consiglieri 5 stelle non fossero stati a conoscenza della vicenda,
significa che hanno ignorato e, tutt’ora ignorano completamente, l’attività
dell’amministrazione pur avendo grosse responsabilità (di natura politica,
personale e patrimoniale) sui risultati della stessa. Nel caso in cui, invece,
abbiano condiviso i termini e le finalità della contestata convenzione, non
hanno fatto altro che legittimare un evidente caso di conflitto di interessi,
di cui all’art. 51 c.p.c.
Alla luce dei fatti accaduti, in qualità di
consigliere di opposizione del gruppo PD del Comune di Pisticci chiedo, quindi,
che venga ritirata la convenzione stipulata con delibera di giunta Comunale n.
72 del 5 aprile 2018, perché, avendo creato un
evidente caso di conflitto di interessi, si pone in palese contrasto con i principi
di trasparenza che ogni amministrazione dovrebbe perseguire.
Infatti, proprio di recente, alcuni Tribunali
amministrativi si sono espressi a favore dell’applicazione analogica della
norma sancita dall’art. 51 c.p.c., al fine di garantire la par condicio nelle
procedure concorsuali, stabilendo che “i commissari debbano astenersi ogni
qual volta sia ipotizzabile anche solo un potenziale “conflitto di interessi” con
uno dei candidati” (Tar Sicilia, Palermo, con la sentenza n. 2397 del 18
ottobre 2016).
Con formula di chiusura, lo stesso art. 51
c.p.c. stabilisce, inoltre, che l’obbligo di astensione sussiste in ogni altro
caso in cui esistano “gravi ragioni di convenienza”, imponendo al giudice (e,
in questo caso, per analogia, al commissario) di astenersi quando intercorrano
contatti e rapporti frequenti e intensi con il candidato tali da pregiudicare l’imparzialità e la
serenità di
giudizio e “da suscitare ragionevoli
e non meramente strumentali dubbi sulla percepibilità effettiva
dell’imparzialità di giudizio nei destinatari dell’attività amministrativa
e nei terzi” (Tar
Sardegna, sez. I, senti n. 459/2013), atteso che la posizione rivestita del
valutatore del concorso deve essere di terzietà rispetto ai concorrenti
e non di mera imparzialità.
Si ribadisce che la suddetta norma riguarda, per
espressa previsione giurisprudenziale, non solo chi è chiamato ad espletare
compiti di natura giurisdizionale, ma è applicabile anche alle commissioni
giudicatrici nei concorsi pubblici, le quali sono obbligate a garantire anch’esse
“trasparenza, obiettività e terzietà di
giudizio”, rappresentando, questi, principi irrinunciabili a tutela della parità di
trattamento fra i diversi aspiranti vincitori.
Dunque, i nostri amministratori 5 stelle,
ammirevoli portatori dei già citati principi di trasparenza, onestà ed
imparzialità e, soprattutto, grandi sostenitori, a livello nazionale,
dell’adozione di una legge finalizzata a reprimere i casi di conflitto di
interessi nella P.A., ben avrebbero dovuto prevedere le conseguenze che
sarebbero derivate dall’adozione della convenzione tra il nostro Comune e
quello bernaldese e, anche solo per mera OPPORTUNITA’ POLITICA, avrebbero
dovuto non stipularla.
Ma, proprio perché ciò non si è verificato,
viene naturale chiedersi: se questi sono i presupposti, cose c’è di “nuovo”,
rispetto al passato, in questo modo di fare politica?"
Avv. Tommaso Gioia
Consigliere comunale Pd di Pisticci
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