Come mai, a distanza di poco più un mese dal prelievo a sorpresa effettuato dal Comune di Pisticci sul
canale di scolo degli impianti di Tecnoparco (era il 24 aprile), non sono stati
ancora resi noti i relativi risultati? Il laboratorio privato cui Palazzo
Giannantonio si è rivolto non li ha ancora consegnati? O, invece, i risultati
sono stati trasmessi ma c’è qualcosa che non va? A Pisticci e dintorni iniziano
a chiederselo in tanti, tra cittadini e associazioni. In tutti gli altri casi,
infatti, il tempo di attesa per la pubblicazione era stato di gran lunga
inferiore e, tra l’altro, i risultati erano sempre stati negativi, cioè non
avevano riscontrato superamenti di soglia per le matrici analizzate. Adesso,
quindi, cosa è cambiato rispetto al passato? E’ solo un caso oppure, come si
vocifera, da quel prelievo sarebbe emerso qualche sfasamento? Se è così, al
momento non si sa per quali parametri. Certo è che il comportamento assunto in
questo caso dal Comune di Pisticci è parso subito diverso rispetto alle
precedenti occasioni e, anche per questo, qualche interrogativo più di qualcuno
se lo è posto. Le dichiarazioni dell’assessore De Angelis, riportate di fianco,
confermano che qualcosa non torna, tanto che Palazzo Giannantonio avrebbe già
trasmesso i dati alle autorità competenti. Se così fosse, dunque, tornerebbe
nuovamente d’attualità il tema Tecnoparco in Valbasento. La società, come è
noto, ha in questo momento storico quale sua attività principale quella del
trattamento e dello smaltimento dei reflui industriali e anche petroliferi.
Attività autorizzata dalla Regione Basilicata e, quindi, assolutamente legale.
Al di là delle “carte”, però, a Pisticci vogliono soprattutto capire cosa stia
accadendo. C’è qualche problema? Se sì, di che tipo? I cittadini devono essere
informati: ne hanno diritto, così come le istituzioni hanno un corrispondente
dovere di rendere pubblico il risultato. Ripetiamo: al momento si tratta solo
di voci, peraltro in qualche modo confermate da De Angelis, anche se non dettagliate.
Pertanto, ribadito e precisato che parliamo di mere voci (in merito alle quali,
appunto, sarebbe opportuno far chiarezza) e che in alcun modo si vuole
criminalizzare o diffamare l’operato di nessuno (sia della società Tecnoparco
che del Comune di Pisticci), a questo punto si attendono riscontri e conferme.
O, meglio smentite. Perché, se arrivassero smentite sicuramente la comunità
sarebbe più sollevata.
LA REPLICA DI DE ANGELIS:
“Abbiamo riscontrato una discordanza tra i risultati
delle nostre analisi e quelli del prelievo fatto dalla società. Per questo, in
attesa che vengano effettuate altre analisi dagli enti competenti, non è stata
data notizia del responso del prelievo autonomo”. Così l’assessore comunale
all’Ambiente, Salvatore De Angelis, ha spiegato come mai, a circa un mese dal
prelievo autonomo e a sorpresa effettuato da Palazzo Giannantonio sugli
impianti di Tecnoparco, a Pisticci scalo, ancora oggi sul sito del Comune di
Pisticci non c’è traccia dei risultati. L’assessore ha anche aggiunto che è
stata “data notizia sia alla Procura della Repubblica di Matera che ai Noe
(Nucleo Operativo Ecologico, ndr) di Potenza dei Carabinieri per le indagini
del caso”. Forse anche per questo, dunque, quei risultati non sono stati ancora
resi noti?
LA PRECISAZIONE DEL SINDACO VERRI:
"C'erano dei parametri che non ci convincevano molto, in particolare il Cod, che è la domanda chimica di ossigeno. Ci siamo subito attivati inviando i risultati delle analisi al Noe ed alla Procura, ragion per cui non è stato possibile rendere noti questi risultati. Tecnoparco ha fatto i suoi campionamenti, ce li ha inviati e sono diversi: i valori sono nella norma.
Adesso il Noe ha riscontrato la nostra attività e ci ha confermato che i campionamenti autonomi da noi effettuati non sono utilizzabili come base di un'indagine e dobbiamo rivolgerci ad Arpab che farà campionamenti in contraddittorio nei prossimi giorni".
Piero Miolla
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