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“Aspettiamo di leggere le
motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato: solo dopo averle lette,
decideremo cosa fare”. Nelle parole del direttore generale del dipartimento
della presidenza della Giunta regionale di Basilicata, tutta la cautela
necessaria in merito alla querelle relativa all’appalto per i servizi digitali
di via Anzio.
Come è noto la Regione Basilicata aveva espletato una gara
d’appalto con base d’asta di 15 milioni e 295mila euro nell’ambito della
“procedura aperta per l’evoluzione di soluzioni e servizi avanzati a supporto
dell’agenda digitale per il periodo 2016-2020”. Tale procedura era stata
annullata dal Tar Basilicata già lo scorso anno. A quella sentenza aveva fatto
seguito un ricorso al Consiglio di Stato, chiamato a mettere la parola fine
alla querelle. Nell’ultimo grado di giudizio amministrativo, la sentenza è
stata nuovamente di annullamento, ma con diversa motivazione rispetto a quanto
deciso dal Tar. Per questo, Marsico ha ovviamente preferito non sbilanciarsi e,
in attesa delle motivazioni della decisione del Consiglio di Stato, non si è
sbottonato.
“Non posso dire alcunché in questa fase: sappiamo solo che il
Consiglio di Stato ha annullato la gara, ma non ne conosciamo i motivi. E’
evidente che bisognerà procedere a nuova gara. Al momento, però, non posso
dirle di più”. Marsico, in particolare, ha preferito non aggiungere altro sia
in merito a cosa accadrà nelle more della nuova gara, che, in particolare,
riguardo alla situazione di uno dei soci della compagine che attualmente
gestisce il servizio dell’agenda digitale per la Regione, vale a dire
l’imprenditore Angelo Raffaele Tosto di Datacontact per il quale c’è una
condanna preclusiva della partecipazione ai pubblici incanti.
“Della posizione
di Tosto si era occupato il Tribunale Amministrativo Regionale di Basilicata,
ma ora c’è un provvedimento del Consiglio di Stato, che, come anticipato, ha sì
confermato l’annullamento della gara, ma non ne conosciamo le motivazioni.
Pertanto, lo ribadisco, credo che ogni giudizio e ogni ipotesi, tanto sull’appalto
in sé, quanto sul prosieguo e sulla posizione personale di qualcuno, mi
sembrano premature”. Al momento, dunque, la Regione Basilicata ha semplicemente
preso atto di quanto deciso dal Consiglio di Stato, anche perché, ha precisato
Marsico, “è evidente che le sentenze si rispettano specie quando sono
definitive, come questa”, riservandosi di decidere cosa fare, in che tempi e,
soprattutto, come gestire la transizione tra attuale concessionario e il nuovo
che verrò fuori dall’ormai necessaria e obbligatoria nuova gara. Va ricordato
che, tra i servizi connessi alla procedura aperta per l’evoluzione di soluzioni
e servizi avanzati a supporto dell’agenda digitale per il periodo 2016-2020,
rientra anche il Cup, il centro unico di prenotazione che opera nel settore
della sanità.
Piero Miolla
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