mercoledì 16 maggio 2018

Calcio, promozione: dopo la conquista dell'Eccellenza parla il presidente del Ferrandina.

 
Gioia, soddisfazione ed emozione. Li ha manifestati l’allenatore-presidente del Ferrandina, Antonio Stigliano dopo l’approdo della sua squadra in Eccellenza. 
“Sono contento, soddisfatto ed emozionato. Soprattutto, felice per una promozione meritata che la comunità merita. Le mie emozioni sono soprattutto per loro, per il popolo di Ferrandina e per i miei ragazzi, che per tutta la stagione hanno tenuto duro lottando con entusiasmo”. Stigliano non nasconde di essere stato “sotto pressione: le aspettative erano forti e su di me sentivo la responsabilità. Adesso voglio condividere la gioia con la mia comunità, che ringrazio per il supporto e la passione, così come ringrazio i miei collaboratori Cristian e Piero Armento e l’avvocato Vincenzo Pallotta. Insieme ai dirigenti Eugenio Dametti e Vittorio Macai e all’avvocato Carmine Lisanti, che ci ha dato l’apporto per partire la scorsa estate dopo il naufragio della trattativa con la cordata pugliese. Ringrazio anche Giovanni Labriola, Emanuele Finamore e i tifosi, ad iniziare dal gruppo Bad Boys, per finire a chi ci ha sostenuti. La mia soddisfazione più grande è aver visto nei loro occhi, sulle loro facce, tornare il senso di appartenenza e di identità”. Per il massimo dirigente, dunque, promozione assolutamente meritata. “Non credo ci siano dubbi: abbiamo messo su una rosa di prim’ordine, con il giusto mix tra locali e ragazzi di fuori. Loro hanno messo in mostra buon calcio e prodotto risultati. Siamo arrivati secondi in stagione regolare ma ci siamo rifatti conquistando l’Eccellenza contro un’ottima squadra”. E adesso? “Dopo aver festeggiato e ringraziato l’Amministrazione comunale, che ha confermato che il Santa Maria subirà un importante restyling, ricordo che l’anno prossimo, probabilmente da dicembre, giocheremo sul sintetico. A breve, poi, formalizzeremo la fusione con il Real Ferrandina e, speriamo, anche con la Virtus”. Infine, una comunicazione e una rassicurazione. La prima: “La Supercoppa con il Lagonegro la giocheremo l’anno prossimo: i tirrenici sono impegnati nei playoff di serie D”. La seconda: “Allestiremo una squadra che ci consenta di salvarci: non vogliamo lasciare subito l’Eccellenza come avvenne tre anni fa”.

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