“Credo che in questo momento ci
sia un allarmismo inutile”. Per il sindaco di Venosa, Tommaso Gammone,
l’iniziativa del neonato comitato di cittadini che sta raccogliendo firme per
fermare l’arrivo di 20 migranti richiedenti asilo, che verrebbero ospitati in
due appartamenti siti in altrettanti condomini del centro cittadino, è
probabilmente frutto di un qualcosa che, al momento, non ha motivo di essere.
“Tutti i cittadini – ha spiegato Gammone - sono legittimati a fare ciò che
credono e ritengono più giusto per tutelare soprattutto la propria
tranquillità. Io credo, però, che in questo momento ci sia un allarmismo
inutile, visto e considerato che al momento non solo non è arrivato nessuno, ma
anche che il sottoscritto non è informato di nulla di tutto questo, sempre che
ci sia la necessità che io debba essere informato. Lo dico perché, come ben sa,
questo è un piano che adotta la Prefettura, che decide come ripartire dal punto
di vista quantitativo i migranti nei vari centri della provincia. Da un
colloquio che ho avuto con il prefetto, a parte la disponibilità da lei
mostrata sul tema, sono anche venuto a conoscenza quasi un anno fa che Venosa
avrebbe ospitato, nel caso fosse stato deciso in tal senso, un numero esiguo di
migranti tenuto conto che noi siamo una città turistica. Inoltre, come ho
anticipato, il prefetto si è mostrato molto disponibile ad affrontare la
questione, tanto che oggi la incontreremo a Potenza con una delegazione del
comitato che si è appena costituito a Venosa”. Di cosa si discuterà nel
dettaglio? “Del percorso da intraprendere per fare in modo che i cittadini
siano tranquilli e che il prefetto possa comunque fare il suo dovere”. Proprio
per questo Gammone ha precisato: “Io come sindaco in tal modo potrò
tranquillizzare i miei cittadini e, al tempo stesso, non essere di intralcio
all’attività del prefetto”.
Il primo cittadino, dunque, ha manifestato un
atteggiamento di grande prudenza sulla questione, consapevole di essere stretto
tra le richieste legittime alla tranquillità dei propri concittadini e il fatto
che le decisioni sulle attribuzioni dei migranti spettino comunque al prefetto.
“Preferisco un atteggiamento di equilibrio perché sia la prefettura che il
sindaco sono ufficiali di governo: entrambi devono fare il proprio dovere, ma
io, da sindaco, non posso certo mettermi contro i cittadini”. Morale della
favola? “Non mi metterò contro il prefetto, ma neanche contro i cittadini di
Venosa”, ha concluso Gammone.
Piero Miolla
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