giovedì 26 luglio 2018

Elezioni Consorzio di Bonifica: Riscatto ha incontrato la Regione Basilicata.



La politica si assuma le proprie responsabilità e intervenga, per una volta, prima della magistratura. L’appello arriva da Movimento Riscatto, Altragricoltura, LiberiAgricoltori, Uci Basilicata e Soccorso Contadino, che hanno incontrato a Potenza la Regione Basilicata, rappresentata dal coordinatore della segreteria della presidenza, Antonio di Sanza e dal direttore generale del dipartimento Agricoltura, Franco Pesce, su mandato della vice presidente Flavia Franconi. 
Oggetto del summit le elezioni dell’assemblea del Consorzio Unico di Basilicata, in merito alle quali Gianni Fabbris, leader di Altragricoltura ha ribadito la richiesta di annullamento. Proprio Fabbris era presente a Potenza insieme a Nicola Manfredelli e all’avvocato Antonio Melidoro, che sta coordinando gli aspetti legali della vertenza. 
“L’incontro – recita una nota - si è svolto in un clima di confronto e si è tenuto su un piano squisitamente tecnico per fornire alla Giunta regionale elementi e documentazione che sostanziano la richiesta di applicazione degli articoli 27 e 28 della legge regionale 1-17, secondo i quali la Regione può intervenire con poteri di controllo, ispettivi e sostitutivi nei confronti del Consorzio”. Ma vi è di più, in quanto, precisa la nota, “la stessa Regione ha l’obbligo di esprimersi sulla ratifica della delibera che formalizza l’esito elettorale del 15 luglio scorso”. 
La delegazione di Riscatto ha motivato la richiesta di intervento della Regione su tre profili di irregolarità: “Il modo nel quale sono state indette le elezioni; come si sono svolte il 15 luglio; lo scenario di incostituzionalità della norma. La delegazione ha anche illustrato i numerosi casi di irregolarità nella gestione della giornata del 15 luglio, che si stanno raccogliendo nel dossier che si andrà ad aggiungere nei prossimi giorni alla denuncia in Procura. E’ stato fatto rilevare un elemento tanto inquietante quanto grave: l’assenza totale di elementi terzi nella verifica delle operazioni elettorali, oltre che nel processo di presentazione delle liste. 
Da ultimo, la delegazione si è soffermata sulle questioni di incostituzionalità della norma dichiarata dalla Corte Costituzionale: “Se quel pronunciamento mette la parola fine alla legge, minando alla radice la legittimità stessa del Consorzio, vi sono diversi altri motivi di incostituzionalità che nelle prossime settimane saranno sollevate dal movimento stesso”. La Regione ha registrato con “interesse le argomentazioni esposte dalla delegazione che si è impegnata a fornire un articolato documento: è stato assicurato che verranno messe in atto tutte le procedure di verifica ai fini delle decisioni necessarie. 
Manfredelli e Fabbris hanno poi tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale hanno dichiarato: “Bene l’avvio, finalmente, dell’interlocuzione con la Regione, come stiamo chiedendo da tempo. E’ ora che la politica dica la sua su questa delicata vicenda: non può rimanere in silenzio. Lo deve fare la Giunta regionale, ma anche il Consiglio, che ha il potere legislativo ed è chiamato a cambiare urgentemente la legge approvata, che mostra, alla prima prova dei fatti, evidenti problemi di merito. Abbiamo chiesto una audizione urgente in III Commissione: non è possibile che la politica taccia”. 
Piero Miolla

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