giovedì 12 luglio 2018

Inchiesta sanità lucana, Latronico: "Emerge un sistema non più tollerabile".



“Quello che emerge dalle indagini in corso è un sistema che non si può più tollerare per il rispetto che si deve a tutti i nostri cittadini”. Lo ha dichiarato l’ex deputato di Noi con l’Italia e attuale membro della direzione nazionale del partito, Cosimo Latronico, a proposito dell’inchiesta della Procura di Matera sulla sanità.
“In questi giorni – ha aggiunto Latronico - ascoltando tante persone si avverte una mortificazione di fondo che colpisce tutti anche quelli che non hanno nessuno pregiudizio.
La politica deve recuperare la sua vocazione originaria che è quella di costruire le condizioni perché il merito delle Persone si possa realizzare ed anche le condizioni perché quelli che sono in situazione di svantaggio trovino il modo per recuperare. Un compito etico che deve imporre un cambio radicale di impostazione.
Sarà la sfida che riguarderà tutti i lucani nei prossimi mesi.
Vogliamo ancora una politica distributrice, mamma e matrigna, oppure una politica che descriva orizzonti di libertà e di competizione autentica senza sottomissioni e dipendenza.
Questa costruzione è compito che riguarda ciascuna delle forze sociali e politiche, e delle persone affezionate al destino comune.
L’auspicio è che la crisi di oggi possa essere uno stimolo forte per una rottura costruttiva in cui si devono ritrovare le forze che desiderano davvero un cambiamento di impostazione e di prospettiva La politica paga il prezzo di essersi degradata a mera gestione, ossessionata di alimentare un consenso a tutti i costi che strumentalizza i bisogni e le urgenze del presente e trascura di lavorare per il futuro dove ci sia spazio per tutti quelli che hanno una volontà costruttrice.
E’ il tempo della costruzione in cui la politica senta il dovere di recuperare la sua vocazione originaria senza derive massimaliste o giustizialiste.
Siamo convinti che solo una posizione costruttiva potrà essere l’alternativa di cui la Basilicata ha bisogno”, ha concluso Latronico.
Piero Miolla

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