lunedì 23 luglio 2018

Progetto Internazionale “Light up” for inclusion: anche la Basilicata protagonista.



Il 20 luglio si è celebrato il giorno globale dell’inclusione e Special Olympics ha invitato il mondo ad illuminare di rosso monumenti, stadi ed edifici storici. La luce rossa è servita da scintilla per le persone di tutto il mondo che vogliono impegnarsi a far diventare le loro città più inclusive, questo evento è la dimostrazione globale di tolleranza, rispetto e celebrazione della differenza. 
La Basilicata ha partecipato all’evento mondiale di Light Up for Inclusion di Special Olympics, in tutto il mondo e in diversi luoghi rappresentativi d’Italia. Il rosso per l’inclusione può far radicare la consapevolezza che l'inclusione è possibile per le persone con disabilità intellettive. Quella stessa luce, simbolo di lotta alla discriminazione ed all'emarginazione, riflette l'impegno della sua fondatrice, Eunice Kennedy Shriver, che a distanza di mezzo secolo, continua ad essere portato avanti al fine di garantire i diritti, il rispetto e la dignità delle persone con disabilità intellettive. 
In Italia, tra i diversi siti illuminati, protagonisti della nostra Regione i Comuni di Acerenza con la maestosa cattedrale; Cancellara con l’orologio a sei ore della cappella di San Rocco, Melfi le millenarie cinte murarie in una veste scenografica da mozzafiato, bello il momento dell’accensione delle luci alla presenza del sindaco Valvano e degli atleti speciali dell’AIAS; Rotondella con l’illuminazione della Torre di Piazza Albisinni. 
“Special Olympics è un Movimento globale che sta creando un nuovo mondo fatto di inclusione e rispetto, dove ogni singola persona viene accettata e accolta”, ci dice il direttore regionale Filippo Orlando “indipendentemente dalla sua capacità o disabilità. Stiamo contribuendo a rendere il mondo un posto migliore, più sano e più gioioso. Giocare insieme, nella stessa squadra, sta rivoluzionando il modo di guardare alle persone con disabilità intellettive così come, analogamente, per le stesse persone il modo di sentirsi considerati. 
Consente di mettere in luce la persona e non la disabilità” – continua Orlando – “il rispetto e la dignità di ogni essere umano e non il pregiudizio. Con le tante attività che si mettono in campo si può davvero concretizzare un cambiamento. Tutti diventano protagonisti, partecipa con noi per un mondo migliore”.
Rosa Centrone

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