Boom di presenze alla festa di
San Bernardino, a Bernalda. A decine di migliaia sono arrivati in città, per
godersi lo spettacolo del Corteo Storico. Arricchito dalla presenza di ben
quattro gruppi storici locali (Borgo Camarda, Terra Bernaudi, Lion du Lys e
Castrum Naumanni). Un gruppo di podisti locali, capitanati da Donato Dimonte,
di buon mattino, ha corso per la cittadina, con soste nei luoghi di culto. In
omaggio al santo patrono. Battesimo importante per il neo presidente del
Comitato Luis Antonio Troiano. Traino del Carro trionfale, aggiudicato per
tremila euro dall’azienda agricola Alianelli.
Emozioni e sentimenti nello
scambio dei doni, nel Castello, tra le delegazioni gemellate di Bernalda, Siena
e L’Aquila. Alla presenza dell’Arcivescovo di Matera-Irsina Antonio Giuseppe
Caiazzo. Il presidente onorario dell’Associazione Nicola Dommarco ha parlato di
“miracolo che si rinnova da 38 anni, da quando, cioè, si cominciò con l’avventura
dei gemellaggi”. Il delegato sindaco di Siena, Federico Minghi, a nome del
primo cittadino senese, Luigi De Mossi, ha sottolineato “il legame profondo e
sincero della città toscana con Bernalda. Fatto di gesti e di amicizia. Che ci
permette di conoscere storie e tradizioni diverse. San Bernardino proclamava e
insegnava la riconciliazione tra le genti, un tema di scottante attualità”.
Vito Colonna, in rappresentanza
dell’Aquila, ha asserito, a nome del sindaco abruzzese Pierluigi Biondi, che “L’Aquila
si sta gradualmente riprendendo dal rovinoso terremoto del 2009”, ricordando la
“generosità tributata, nella triste occasione, dai bernaldesi verso la città
gemella”. Dopo i saluti a nome dell’Amministrazione provinciale del consigliere
Saverio Sarubbo, il sindaco dei ragazzi, Francesco Santorsola, ha parlato della
sua particolare esperienza civica, quale gesto d’amore dei più giovani verso il
loro paese.
Monsignor Caiazzo ha esaltato il
ruolo delle tradizioni, ricordando che “la fede non è sentimentalismo, ma vero
umanesimo. Per cui la festa diventa una grande occasione”. Il sindaco Domenico
Tataranno, all’ultimo anno del suo mandato, ha elogiato “Bernalda, che ritrova
nella festa la propria identità. Attraverso l’accoglienza e l’operosità dei
bernaldesi”.
Angelo Morizzi
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