martedì 28 agosto 2018

Il "nuovo" stadio Lorusso di Bernalda è già un caso? Il sindaco nega.



Il nuovo e moderno manto erboso in sintetico dello stadio Comunale di Bernalda, lo ha reso appetibile a molte società del circondario che, per vari motivi, non dispongono di una struttura adeguata alle esigenze. E così, a Bernalda, oltre alle due società del luogo, Peppino Campagna e Fosso San Rocco, lo utilizzeranno, con diverse fasce orarie, anche i sodalizi di Eccellenza del Ferrandina e del Real Metapontino. Ne avrebbe fatto richiesta anche il Rotonda di serie D, ma relativamente al campionato juniores nazionale.
Protestano alcuni tesserati locali dell’Asd Peppino Campagna di Prima categoria, che lamentano un eccessivo intasamento della fruizione dello stadio e taluni, possibili accavallamenti di orario tra le varie squadre. Chiedendo che sia tutelato, innanzitutto, il diritto dei team locali di poter usufruire della struttura a lungo attesa. Evitando coabitazioni forzate e deleterie in prospettiva.
Cade dalle nuvole il sindaco Domenico Tataranno, che è anche delegato allo Sport e che, interpellato sulla questione, trasecola e chiarisce: “Al Lorusso - dice - giocheranno le due società bernaldesi, che hanno raggiunto piena sintonia sull’utilizzo del campo e sul rispetto delle regole connesse. Ci sarà poi il Ferrandina di Eccellenza, che si allenerà e giocherà da noi, in accordo con le società del luogo e senza togliere loro alcuno spazio orario. Secondo un calendario controfirmato dalle parti. Si Ë aggiunto, poi, il Real Metapontino, che ci ha chiesto ospitalità per due sabati al mese, ma in orari che erano comunque liberi.
Quanto al Rotonda, ci è arrivata una segnalazione che, però, al momento, non è stata ancora confermata. Nel caso, avremmo trovato spazi ancora liberi pure per loro, in altri due sabati al mese. Per questo - conclude il sindaco - fatico a comprendere le lamentele. Dato che ogni decisione è stata condivisa da tutte le società. Né, tantomeno, è stato segnalata agli Uffici comunali l’interdizione di locali della struttura, visto che si tratta di spazi pubblici e non privati”.
Angelo Morizzi

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