Un rinvio di due settimane che,
probabilmente, fa felici gli alunni ma, forse, non altrettanto i genitori e le
istituzioni. A Salandra l’anno scolastico, contrariamente a quanto avvenuto in
tutta la regione, non è ancora cominciato. Il sindaco Gianfranco Tubito ha
infatti emesso ben due ordinanze con le quali ha disposto che, in merito al
plesso scolastico “Padre Serafino da Salandra” di via Menotti, dove sono
allocate la scuola materna, elementare e media del comprensivo “Rocco Davia”,
si tornerà sui banchi solo lunedì 24 settembre.
Il motivo è da ricercare nella
presenza di lesioni, con annessi calcinacci, in alcune strutture del plesso.
Calcinacci che, a quanto pare, erano già presenti, sebbene in modo meno
marcato, alla fine dello scorso anno scolastico e che, alla riapertura
dell’immobile, ad agosto, avrebbero presentato un presunto aggravamento. Su
sollecitazione del dirigente scolastico, pertanto, il sindaco, l’assessore al
ramo e i tecnici comunali si sono recati in sede per un sopralluogo all’esito del
quale è stato deciso di fare indagini più dettagliate, con l’ausilio di tecnici
strutturisti. Effettuato un nuovo sopralluogo alla presenza di questi ultimi, è
emerso un rischio maggiore di caduta dei calcinacci e, per l’effetto, si è
deciso di effettuare interventi di manutenzione consistenti nella
predisposizione di alcune reti che, in caso di caduta dei calcinacci, avrebbero
potuto contenerli ed evitare, così, che finissero sulla testa di alunni,
docenti e personale amministrativo e Ata.
Un successivo intervento dei Vigili
del Fuoco, a quanto pare chiamati dalla dirigenza scolastica, ha poi allertato
ulteriormente i genitori, i quali hanno chiesto e ottenuto un incontro pubblico
con l’Amministrazione comunale. Nel corso del confronto, l’attenzione si è
focalizzata anche sulla certificazione antisismica che, come purtroppo la
stragrande maggioranza dei plessi lucani, anche quello di Salandra non ha: per
questo il sindaco ha deciso dapprima di posticipare l’inizio delle lezioni al
16 settembre e poi al 24.
“La dirigenza scolastica – ha dichiarato Tubito – ha
creato un allarmismo esagerato: chiedo una presa di posizione chiara da parte
della sovrintendenza scolastica regionale che deve tranquillizzare ma anche
fissare regole certe per tutti. Se chiude Salandra, infatti, credo che quasi
tutti i plessi lucani debbano chiudere”.
Piero Miolla
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