sabato 15 settembre 2018

A Salandra l'anno scolastico inizio il 24 settembre.



Un rinvio di due settimane che, probabilmente, fa felici gli alunni ma, forse, non altrettanto i genitori e le istituzioni. A Salandra l’anno scolastico, contrariamente a quanto avvenuto in tutta la regione, non è ancora cominciato. Il sindaco Gianfranco Tubito ha infatti emesso ben due ordinanze con le quali ha disposto che, in merito al plesso scolastico “Padre Serafino da Salandra” di via Menotti, dove sono allocate la scuola materna, elementare e media del comprensivo “Rocco Davia”, si tornerà sui banchi solo lunedì 24 settembre. 
Il motivo è da ricercare nella presenza di lesioni, con annessi calcinacci, in alcune strutture del plesso. Calcinacci che, a quanto pare, erano già presenti, sebbene in modo meno marcato, alla fine dello scorso anno scolastico e che, alla riapertura dell’immobile, ad agosto, avrebbero presentato un presunto aggravamento. Su sollecitazione del dirigente scolastico, pertanto, il sindaco, l’assessore al ramo e i tecnici comunali si sono recati in sede per un sopralluogo all’esito del quale è stato deciso di fare indagini più dettagliate, con l’ausilio di tecnici strutturisti. Effettuato un nuovo sopralluogo alla presenza di questi ultimi, è emerso un rischio maggiore di caduta dei calcinacci e, per l’effetto, si è deciso di effettuare interventi di manutenzione consistenti nella predisposizione di alcune reti che, in caso di caduta dei calcinacci, avrebbero potuto contenerli ed evitare, così, che finissero sulla testa di alunni, docenti e personale amministrativo e Ata. 
Un successivo intervento dei Vigili del Fuoco, a quanto pare chiamati dalla dirigenza scolastica, ha poi allertato ulteriormente i genitori, i quali hanno chiesto e ottenuto un incontro pubblico con l’Amministrazione comunale. Nel corso del confronto, l’attenzione si è focalizzata anche sulla certificazione antisismica che, come purtroppo la stragrande maggioranza dei plessi lucani, anche quello di Salandra non ha: per questo il sindaco ha deciso dapprima di posticipare l’inizio delle lezioni al 16 settembre e poi al 24. 
“La dirigenza scolastica – ha dichiarato Tubito – ha creato un allarmismo esagerato: chiedo una presa di posizione chiara da parte della sovrintendenza scolastica regionale che deve tranquillizzare ma anche fissare regole certe per tutti. Se chiude Salandra, infatti, credo che quasi tutti i plessi lucani debbano chiudere”. 
Piero Miolla

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