Riceviamo e, volentieri,
pubblichiamo una nota di Italia in Comune Basilicata, sezione di Pisticci.
“A volte una gaffe può raccontare
più di mille verità.
Non entriamo nel merito delle conoscenze
del ministro Di Maio, prendiamo solo spunto dai dubbi che ha innescato il suo
interessamento espresso alla Fiera del Levante su Matera Capitale della Cultura
2019.
Senza volerlo ha sollevato
perplessità sul ruolo che attualmente ricopre la città di Matera per la
provincia, piuttosto che nei confronti della Puglia.
E’ innegabile che la Regione
Basilicata è ormai diventata un insieme di distretti. Quello dell’auto a Melfi,
energetico a Viggiano, di gestione a Potenza e poi, come dicevamo, della cultura
a Matera.
Non abbiamo dimenticato il Metapontino,
ma ad esso vorremmo riservare una considerazione. Malgrado sia un territorio
vocato all’agricoltura, malgrado il potenziale inespresso nel comparto
turistico con le sue vaste spiagge, i musei, i paesi caratteristici, le
tradizioni locali, rischia di diventare solo un hub per lo stoccaggio ed il
trattamento dei rifiuti.
Può essere questo il prezzo da
pagare per i riconoscimenti alla città di Matera? Non sappiamo se c’è realmente
un nesso tra le due cose, di fatto bisogna avere il coraggio e denunciare
l’abbandono della provincia materana.
Nemmeno questa occasione porta speranza.
Matera viaggia con lo sguardo orientato alla Puglia. La città è un cantiere
aperto, si lavora al completamento della super strada Matera – Bari, si fanno
accordi con gli aeroporti pugliesi, si progetta la ferrovia sempre sulla stessa
tratta. Gli alberghi, i ristoranti e i B&B di Altamura, Gravina, Santeramo,
beneficiano a pieno di questa opportunità, mentre il metapontino resta al palo.
Certo è quasi demagogico
ritornare sugli stessi argomenti, ma è il solo modo per denunciare questo
colpevole disinteresse da parte di tutte le forze politiche.
A parte le solite moine, la
volontà sul destino della pista Mattei accomuna i vari schieramenti. Stesso
disimpegno se parliamo della tutela ambientale. Si riscontrano le solite
chiamate alle armi che nascondono, anche malamente, l’unico interesse: il
consenso elettorale. Diciamoci la verità! L’aeroporto in Basilicata non lo
vuole nessuno e per questo se ne mettono in dubbio gli innumerevoli benefici
per l’agricoltura e il turismo. La strada statale Ferrandina – Matera è oramai
impercorribile e, gli interventi di manutenzione, servono solo a tener buona
l’opinione pubblica. Una ferrovia locale sulla stessa tratta, malgrado siano
state consumate già tantissime risorse, rimane un miraggio.
Del resto sono stati assegnati
fiumi di denaro per Matera 2019. Quanti di questi soldi sono previsti ad
esempio per collegare Matera al metapontino e alla provincia in generale? Quale
importo è stato destinato a progetti, idee, alla valorizzazione e conoscenza
delle tradizioni dell’entroterra?
Il vero grande bussiness lo farà
Matera (e meno male!), con la Puglia intera che ne beneficerà anch’essa. Non ce
ne duole affatto, Matera Capitale della Cultura, dovrebbe essere un’opportunità
di rilancio per tutto il Sud. Ci rammarica però costatare che a una terra
bistrattata, dimenticata, all’occorrenza evocata solo in campagna elettorale,
com’è la provincia di Matera, non si destinino nemmeno le briciole.
Per una volta siamo d’accordo con
Di Maio. Chiederemmo anche noi ad Emiliano cosa si sta facendo per Matera e a
Di Maio stesso cosa sta facendo il suo Governo per il metapontino”.
Italia in Comune Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento