domenica 16 settembre 2018

Bernalda, alla materna Matine Angeliche niente lezioni fino al 22 settembre



Scuole chiuse nel periodo iniziale dell’anno scolastico. E’ ormai una costante, anche in Basilicata. Se a Matera gli studenti del Liceo Classico si vedono costretti a trovare nuovi siti dove svolgere la propria attività didattica, per problemi di staticità del loro storico edificio, anche a Bernalda, sia pur con motivazioni diverse, gli scolari delle materne, con il rispettivo corpo docente, hanno dovuto posticipare l’avvio del nuovo anno scolastico. Data la temporanea chiusura del plesso scolastico di Matine Angeliche, interessato da lavori di ristrutturazione. Che impegneranno circa 32 mila euro di fondi stanziati dalla Regione Basilicata, a beneficio dell’Ente locale jonico.
L’ordinanza sindacale, emessa il 6 settembre scorso, prevedeva il termine dei lavori entro il 17 settembre. Poi, una successiva ordinanza della vice sindaca Eliana Acito ha spostato più avanti, al 22 settembre l’inizio delle attività didattiche con la riapertura del plesso. E quando c’è la scuola di mezzo, coi suoi contrattempi, spesso derivati da lungaggini burocratiche e interventi intempestivi, la politica di opposizione torna a giocare il suo ruolo di “sentinella” del territorio. Per evidenziare determinate criticità. Nel gioco delle parti, i consiglieri di minoranza Franco Carbone e Maria Luisa Gilio di Svolta di Centrodestra, Gennaro Collocola di Mdp Articolo Uno, Carlotta Grieco del Pd e Nicola Caputi, del Gruppo Indipendente, hanno scritto al sindaco Domenico Tataranno, al presidente del Consiglio comunale Nicola Benedetto e al Prefetto di Matera, nonché alla stampa, per denunciare la situazione.
Partendo dalla considerazione di Carbone, che già l’11 settembre scorso aveva segnalato numerose criticità nel plesso di Matine Angeliche. In particolare nel salone oggetto dei lavori, con successivo sopralluogo della tecnostruttura municipale. Nell’interrogazione consiliare, gli esponenti delle varie minoranze, di destra e di sinistra, chiedono “se saranno rispettati i tempi di riapertura della Scuola dell’Infanzia, annunciati per lunedì prossimo 17 settembre e poi prorogati al 22”. Ma anche di sapere perché i lavori di riqualificazione del salone, con la rimozione del pavimento in materiale plastico, fortemente degradato, e la sua sostituzione con materiale ecologico, siano stati programmati in concomitanza dell’apertura dell’anno scolastico, prevista per il giorno 10 settembre 2018”.
I firmatari, inoltre, ipotizzano, che “non vi sarebbero stati neppure i presupposti atti a giustificare l’emissione di un’ordinanza sindacale per la sospensione dell’attività didattica. Non ravvisandosi, nella stessa, elementi per l’adozione di provvedimenti di urgenza e imprevedibilità”. Auspicano, perciò, in conclusione, “che si trovino almeno soluzioni alternative allo svolgimento dell’attività didattica per i bambini delle materne, senza provocare ulteriori disservizi alle famiglie interessate”.
Angelo Morizzi

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