domenica 23 settembre 2018

Bernalda protagonista con il viaggio-passeggiata a cavallo



Si è chiuso a Bernalda lo spettacolare viaggio-passeggiata a cavallo dei ragazzi diversamente abili, ospiti delle strutture socio-sanitarie dei Padri Trinitari. La lunga e suggestiva cavalcata, lungo i vecchi tratturi lucani e pugliesi, si è dipanata, come di consueto, da Venosa a Bernalda, le due città dove sorgono le Case di accoglienza dell’Ordine dei Trinitari. Attraversando i centri di Spinazzola, Castel del Monte, Gravina di Puglia, Matera, Ginosa e Montescaglioso.
“Un viaggio è importante non per la meta da raggiungere, ma per tutto quello che si vive durante il percorso”, ha detto don Gino Buccarello, ministro provinciale dei Trinitari e direttore del centro di riabilitazione di Venosa e Bernalda. Nella cittadina jonica i numerosi cavalieri “speciali” hanno ricevuto l’accoglienza calorosa ed entusiasta delle autorità civili, religiose, del mondo del volontariato e della scuola. Che quest’anno si è addirittura superata. Gli studenti degli Istituti Primari e Secondari di Primo grado, diretti da Grazia Maria Marciuliano, e dell’Istituto di Istruzione Superiore, guidato da Giosuè Ferruzzi, oltre ad accogliere i cavalieri con canti, poesie e rappresentazioni sceniche, li hanno seguiti mediante una chiassosa e affollata Ciclopasseggiata. Che ha coinvolto centinaia di bambini e ragazzi, snodandosi lungo la Chora Metapontina, per aggregarsi, nel tragitto finale, ai Cavalieri dei Trinitari.
L’evento della Passeggiata a cavallo è coinciso, infatti, con la Settimana della Mobilità Sostenibile, a cui aderisce, da qualche anno, il Comune di Bernalda e Metaponto, con a capo il sindaco Domenico Tataranno. Nella cerimonia conclusiva in piazza Plebiscito, coordinata da Innocenzo Pandolfo, gli organizzatori e gli amministratori locali hanno elogiato l’ennesima impresa dei ragazzi diversabili a cavallo, che “hanno mostrato impegno e passione, oltre ogni limite o difficoltà, anche meteorologica”. Un bel messaggio di speranza, ad affrontare le difficoltà, senza rassegnazione, per tanti giovani studenti accorsi, in bicicletta, all’evento. E un festoso arrivederci all’edizione 2019 con Matera Capitale della Cultura.
Angelo Morizzi

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