mercoledì 19 settembre 2018

Calcio, Eccellenza: i commenti post gara in casa Ferrandina


Foto Michela Loponte

Una vittoria fragorosa quella del Ferrandina contro l’Avigliano. Il 5-0 non lascia spazio a recriminazioni da parte degli avversari. E il risultato avrebbe potuto avere connotazioni ancora più importanti a favore degli aragonesi. Lo stadio comunale “Michele Lorusso” di Bernalda, dove i rossoblù giocheranno la loro stagione agonistica, in attesa dei lavori di ristrutturazione del campo “Santa Maria” di Ferrandina, continua a portare bene alla squadra allenata da Emanuele Finamore. Che, a fine partita, afferma:
“Nonostante il risultato conseguito, non era e non è stata una partita facile. Semmai siamo stati bravi noi a renderla tale, visto che dopo appena mezz’ora eravamo avanti di tre reti. Un cospicuo vantaggio che ha innervosito i nostri avversari. Per cui, nella seconda frazione di gioco, siamo riusciti ad amministrare la partita, pilotandola verso la cinquina finale”. Tira il freno a mano, dunque, Finamore, che ricorda: “Non abbiamo obiettivi a lunga scadenza. La nostra visuale si ferma alla partita successiva. Quella sarà e dovrà essere la nostra gara più difficile. Compresa quella che disputeremo domenica prossima contro il Real Metapontino, team costruito per vincere il campionato”. Considerando l’indisponibilità dello stadio di Policoro, e attualmente anche di quello di Pisticci, il Real Metapontino chiederà di giocare nello stadio di Bernalda. Per cui il Ferrandina sentirà ancora una volta il profumo di casa, nonostante l’impegno in trasferta, almeno sulla carta.
“Siamo solo all’inizio - riprende Finamore -. Lavoro con un gruppo imbottito di giovani di belle speranze, che vogliono fare bene, ma che devono crescere con gradualità. Un lavoro questo che mi stimola, ma che ci deve anche responsabilizzare”. Quanto all’ambientamento a Bernalda, l’allenatore dei rossoblù ammette: “Ci sentiamo a casa nostra. Anche se giocare lontano da Ferrandina comporterà sacrifici per i nostri tifosi. Ringrazio però tutti gli addetti ai lavori e i bernaldesi che ci offrono il loro supporto materiale ed emotivo”.
Angelo Morizzi

Nessun commento:

Posta un commento