Due dirigenti di azienda su tre
in Basilicata hanno più di cinquanta anni, ma nella nostra regione si registra
anche il più alto tasso di dirigenti donne. È quanto emerge da un’analisi della
Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, che ha
rielaborato i dati Istat 2016 relativi al settore delle aziende. Più che nel
resto d’Italia, dove nel 57 per cento dei casi i dirigenti hanno un’età
superiore ai cinquanta anni, in Basilicata i ruoli di vertice over cinquanta si
riscontrano in due casi su tre. I giovani, quindi, più difficilmente riescono
ad accedere a posizioni apicali nelle aziende: solo il 34 per cento dei
dirigenti, infatti, ha meno di cinquanta anni.
Nel resto del Paese, la regione
con più dirigenti ultracinquantenni è il Molise (73 per cento), mentre quella
che ne ha di meno è la Lombardia (47 per cento). Al contrario, i dirigenti che
non superano i quarantanove anni sono più numerosi in Lombardia (47 per cento),
Trentino Alto Adige e Marche (42). Il dato, se vogliamo, in controtendenza, è
quello delle donne al vertice: con il 19 per cento dei dirigenti di imprese di
sesso femminile, infatti, la nostra regione non solo ha il primato assoluto in
Italia, ma vanta anche un dato superiore alla media del Belpaese, che è del 15
per cento. Tuttavia, si tratta di una quota in ogni caso bassa, a conferma
delle difficoltà che il “gentil sesso” incontra nel fare carriera anche nella
nostra terra, che, dunque, non si distingue moltissimo dal resto d’Italia pur
avendo la citata percentuale superiore. E’ quello che nella letteratura
sociologica viene definito come il “soffitto di cristallo”, vale a dire l’impossibilità
da parte delle donne di raggiungere posizioni di vertice nel proprio ambito
lavorativo, generalmente (e storicamente) riservate alla popolazione maschile.
Dalla
stessa ricerca, inoltre, si evince che la Basilicata ha anche uno dei tassi più
bassi di lavoratori dipendenti che diventano manager: se in Italia la media è
dello 0,89 per cento, infatti, da noi questa quota scende addirittura allo 0,13
per cento. Nel dettaglio, in regione i manager risultano essere 85, dato che ci
colloca al terzultimo posto in Italia: dietro di noi ci sono solo la Val
d’Aosta (84) e il Molise (40). Per diventare manager, in buona sostanza,
difficilmente il percorso è quello interno alla propria azienda: molto più
spesso, infatti, l’amministratore proviene dall’esterno. Essere dirigenti si
traduce non solo nella possibilità di ottenere stipendi corposi e tanti onori,
ma anche parecchi oneri. Primo tra tutti l’essere chiamati in causa per
responsabilità penali e civili di vario tipo. Le statistiche nazionali dicono
che nel 44 per cento delle sentenze a loro carico sono stati condannati per
violazione della diligenza, nel 33 per irregolarità contabili, nel 28 per prosecuzione
dell’attività dopo la perdita del capitale sociale e circa il 16 per conflitto
di interessi.
Piero Miolla
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