sabato 29 settembre 2018

L'economia lucana tra luci e ombre. Il rapporto di Confindustria "Ceck-up Mezzogiorno"



E’ un quadro in chiaroscuro quello tracciato sull’economia lucana dal rapporto periodico di Confindustria “Checkup Mezzogiorno 2018”. A fronte di alcuni indici positivi, che testimoniano un principio di ripresa, infatti, ve ne sono altri che, invece, confermano che la nostra regione è ancora in difficoltà. 
La Basilicata, ad esempio, è la sola regione del Sud che ha recuperato i livelli pre-crisi sotto il profilo del valore aggiunto industriale, mentre il resto del Mezzogiorno sconta ancora un differenziale importante rispetto al 2008, anche se si è registrato nell’ultimo anno una variazione positiva che ha riguardato tutte le regioni, eccetto la Puglia. Per quanto riguarda il commercio estero, la Basilicata è la regione italiana con la più elevata propensione all’export con il 39% del Pil regionale legato ai flussi di esportazioni e mostra un saldo positivo di circa 1,8 miliardi di euro che, però, è in calo del 13,3% rispetto all’anno precedente. 
Aumenta invece la quota di Pmi (piccole e medie imprese) “sicure”, cioè con un basso rischio di insolvenza: con il 12,2%, infatti, la Basilicata è terza nel Sud in questa speciale classifica dietro Sardegna (14,7) e Abruzzo (14,5). Il 38,5% delle imprese lucane ha migliorato la propria classe di rischio rispetto all’anno precedente, contro una media nazionale del 31,9%. Tuttavia, la Basilicata è l’unica regione nella quale il trend del numero medio di società con almeno un protesto nell’anno non è in riduzione, in controtendenza rispetto al resto del Paese, sebbene il valore resta comunque ben al di sotto del livello registrato nel 2007. 
Passando alle note dolenti, dal rapporto emerge che solo il 10,3% delle imprese attive in Basilicata sono gestite da giovani (5.412 su 52.646), mentre il 27,9 (14.679) da donne: in termini di variazioni, quelle giovanili sono diminuite del 3,2% rispetto al primo semestre 2017, mentre quelle femminili sono aumentate appena dello 0,3. Complessivamente la propensione delle imprese a fare rete nella nostra regione si mantiene bassa, come in tutto il Mezzogiorno d’Italia: sono 259, nel primo trimestre del 2018, quelle che hanno aderito ad un contratto di rete, pari allo 0,49% del totale delle imprese lucane. 
La diffusione dell’Ict nelle realtà produttive lucane è piuttosto alta: la Basilicata, infatti, risulta essere la regione con il valore più elevato di imprese con connessione ad internet tramite banda larga (98,9%). Allo stesso tempo, però, la quota di spesa in ricerca e sviluppo sul Pil regionale è il più basso in Italia, attestandosi sullo 0,64%. 
Piero Miolla

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