Un documento predisposto da
movimenti, associazioni, comitati e cittadini lucani impegnati nella tutela
dell’ambiente, che svolgono costantemente il ruolo di “sentinelle” diffondendo
informazioni e vigilando sull’operato delle istituzioni. Tutto questo è il
“Dossier Basilicata 2018 – Ambiente e Salute”, un lavoro frutto di più mani che
si pone l’obiettivo di far aprire gli occhi e denunciare come la nostra regione
stia vivendo una situazione emergenziale a tutto tondo: ambientale, economica,
sanitaria e demografica.
Il documento non contiene statistiche o dati (se non
in misura marginale) ed è una vera e propria monografia che affronta temi
molteplici, dalla crisi ecologica alla salute in Basilicata, dalla situazione
dell’attività estrattiva alle acque sotterranee contaminate di contrada La
Rossa, a Montemurro, passando per l’incremento del rischio sismico a causa
dell’attività estrattiva in Val d’Agri. A proposito di questa area, nel Dossier
si legge che a Viggiano e Grumento è stato riscontrato un eccesso di mortalità
del 63% nel sesso femminile per malattie cardiovascolari ed un eccesso di
ricoveri, sempre nel sesso femminile, per un 41% per malattie circolatorie (con
un aumento fino all’80% per malattie ischemiche) ed un 48% per quelle
respiratorie. L’eccesso di ricoveri per malattie respiratorie croniche nei due
sessi è stato addirittura del 118%. Ciò è emerso dalla Vis (Valutazione
d’impatto sanitario), che conferma la necessità di procedere ad uno studio
epidemiologico serio.
E, ancora, le domande su cosa accade a Tempa Rossa, i
pozzi petroliferi incidentati o abbandonati, senza tralasciare il tema degli
ultimi tempi, quello delle inchieste e dei processi sul petrolio dal 2002 al
2018. Il documento, però, è anche propositivo quando affrontando le proposte di
modifiche normative in materia di energia, e dà atto del consumo di suolo,
dello spopolamento e dei cambiamenti climatici che stanno incrementando il
rischio di dissesto idrogeologico: il 100% dei comuni lucani è a rischio
idrogeologico. Anche l’agricoltura è oggetto di questo importante lavoro, visto
che si parla dei disastri ambientali in agricoltura e della perdita della
sovranità alimentare.
Un lavoro certosino e di spessore, nel quale si
analizzano fatti e malefatte lucane in tema di ambiente. Il documento è stato
stampato come numero monografico della rivista trimestrale “Valori”, che si
occupa di temi sociali e di ambiente: l’obiettivo è anche quello di promuovere
la tematica dell’ambiente lucano da mera questione di carattere regionale a
problematica nazionale. Per far sì che si accendano sempre più i riflettori
sulla nostra regione anche su temi così rilevanti.
Dalla duplice esigenza di
tutelare l’ambiente e di sorvegliare l’operato delle istituzioni, dunque,
numerosi movimenti hanno avvertito l’urgente necessità di redigere insieme
questo importante documento, che “per la prima volta offre ai cittadini una
panoramica delle principali criticità ambientali lucane (comprenderle tutte,
infatti, sarebbe davvero difficile, visto il loro elevato numero) allo scopo
non solo di informarli sulle singole problematiche, ma anche di renderli
consapevoli dell’incredibile effetto cumulo a cui la Basilicata è sottoposta da
decenni e che non è più in grado di tollerare”.
Piero Miolla
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