domenica 4 novembre 2018

Cestari, Camera Italafrica: "Da Angola e Venezuela buone opportunità per le imprese lucane".



Almeno una trentina tra imprenditori, rappresentanti istituzionali lucani, di studi tecnici, ingegneristici e legali, professori universitari e medici, hanno partecipato, a Napoli, ad un incontro promosso dalla Camera ItalAfrica, presieduta dall’imprenditore lucano, Alfredo Cestari, con una delegazione diplomatica dell’Angola e con il console del Venezuela per il Sud Italia, Amarilis Gutierres Graffe. Per l’Angola erano presenti Maria Celestina Pacavira Da Costa, responsabile Ufficio Commerciale dell’Ambasciata in Italia, e Joaquim Ferreira Dos Santos, rappresentante per la cooperazione internazionale. Le istituzioni angolane e venezuelane hanno espresso la disponibilità di conoscere le nostre realtà imprenditoriali ed istituzionali utili per una crescita nella cooperazione tra Italia e i loro Paesi, desiderosi di fare business con noi grazie all’intermediazione e all’attività di consulenza ed assistenza della Camera di Commercio ItalAfrica.  Le delegazioni diplomatiche hanno discusso del progetto “sinergie per l’Africa” che la Camera ItalAfrica sta sviluppando, progetto multi settoriale e che coinvolge diversi Paesi, sui settori energia, agricoltura, infrastrutture, formazione tra l'Europa e il continente africano.
“L’Angola – ha sottolineato Cestari - è il terzo partner commerciale sub-sahariano dell’Italia, dopo Sud Africa e Nigeria. In realtà, il made in italy venduto in Angola è molto più rilevante di quanto dicono i livelli dell’export. A sostegno dell’imprenditoria italiana in Angola nel luglio 1997 è stato firmato un accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti, entrato peraltro in vigore solo nel maggio 2007, che fornisce un quadro normativo di riferimento per gli operatori economici italiani interessati ad investire nel Paese. L’Angola è un Paese emergente e ad elevato tasso di crescita, è dotato di grandi risorse naturali e minerarie; ha una connotazione culturale e sociale affine all’Italia; è in grado di realizzare specifiche complementarità e sinergie; è potenzialmente polo di espansione nell’Africa subsahariana e meridionale.
Quanto al Venezuela dagli ultimi dati pubblicati dall’Istat, emerge che nel primo semestre del 2017, l’export italiano verso ha evidenziato un lieve incremento +3,8%. La difficile situazione in cui versa il Paese non cancella la grandissima quantità di petrolio, gas naturale (in particolare off-shore) e risorse minerarie di cui il Paese dispone che potrebbero supportarlo verso un’evoluzione economica ed industriale adeguata alle sue potenzialità. Il Venezuela, dunque, è un Paese, che deve ancora imboccare la via dello sviluppo. Ciò offre, potenzialmente, buone possibilità alle imprese italiane interessate ad espandersi in ogni settore e in particolare energia (petrolio, gas ed elettricità), infrastrutture (ferrovie, aeroporti, porti, edilizia popolare, ecc), agroalimentare e trasporti.
Va poi tenuta in considerazione la numerosa e prospera comunità italiana che ha saputo costruirsi una posizione economica di primo piano nell’economia venezuelana a tal punto che alcune delle più importanti imprese del Venezuela appartengono a cittadini italiani o ad italo-venezuelani. Queste aziende intrattengono molto spesso ottimi e duraturi rapporti commerciali con imprese operanti nel nostro Paese. Infine si sottolinea che la presenza di questa consistente comunità italo-venezuelana ha favorito la diffusione della cultura e del gusto italiano, un vantaggio non da poco per le nostre produzioni d’eccellenza che vogliono espandere il loro business in tutta l’area latino-americana”.
Per Cestari si tratta di “ulteriori occasioni per promuovere la Basilicata e, soprattutto, favorire i processi di internazionalizzazione delle nostre imprese di ogni settore”.

Nessun commento:

Posta un commento