“I dati della Syndial non fanno altro che confermare
lo stato di contaminazione delle acque sotterranee all’interno del Sin
Valbasento”, con particolare riferimento “all’area di Ferrandina”. A parlare è
Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani, il quale, carte (della
Syndial) alla mano, non vede altro che confermati i suoi dubbi, puntualmente
elencati dopo il recente sopralluogo da lui fatto nell’area.
“In quella zona –
ha aggiunto Bolognetti – ancora c’è da chiarire in pieno la reale portata della
contaminazione e da caratterizzare certe aree. Mi chiedo, ad esempio, rispetto
all’area Mythen, dove nel 2003 trovarono benzene e altro in quantità enorme, se
quegli inquinanti siano stati poi ricontrollati, perché, in caso contrario, non
sarebbe una situazione confortante. Del resto, anche l’Ispra in un documento
recente non fa mistero di considerare l’area pesantemente inquinata e parla di
un quadro sufficientemente esaustivo, seppur meritevole di approfondimento”.
Per Bolognetti, quindi, ci sono anche altre aree che andrebbero caratterizzate.
“Lo dice l’Ispra – ha precisato il segretario dei radicali lucani – quando
sottolinea che l’area dell’ex Liquichimica di Ferrandina comprende aree non
ancora caratterizzate, o caratterizzate solo parzialmente. Senza andare per le
lunghe, nel documento si conclude che, fatte tutte le premesse di cui sopra, si
può supporre per l’attuale presenza di sorgenti di contaminazione principali e
secondarie non ancora individuate. C’è materiale – ha concluso Bolognetti – per
far drizzare le antenne a qualcuno”.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento