Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta
all’assessore regionale Cifarelli "contro la volontà di smembramento dell’I.C. Quinto
Orazio Flacco di Marconia".
"Illustre assessore Cifarelli,
occuparsi del bene della collettività è di certo il compito più bello ed
importante che una persona possa ricoprire.
Sia noi che Lei, assessore, rivestiamo questo ruolo, in quanto eletti dalle
persone che rappresentiamo, con un’unica grande differenza: lei, assessore, è
pagato con i soldi pubblici per amministrare la cosa pubblica a beneficio dei
cittadini, mentre noi - rappresentanti dei genitori nell'I.C. Quinto Orazio
Flacco di Marconia - svolgiamo il nostro ruolo gratuitamente, a tutela dei
nostri figli. Eppure non ci risparmiamo. Per noi, assessore, il bene degli
alunni della nostra scuola è di gran lunga più importante di qualunque
stipendio.
Anche ora, mentre Le scriviamo, l'unico intento che ci guida è quello della
tutela della nostra comunità scolastica.
Un anno fa, su sua proposta, la Giunta regionale
varava le “Linee guida per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche della
regione Basilicata per il triennio 2018/2021”, nelle quali veniva fissato in 600 il numero minimo
degli alunni che consentisse la "tutela" di una dirigenza.
Come sa bene, nelle Linee Guida Pisticci NON rientrava tra le criticità e
non avrebbe potuto essere diversamente, visto che entrambi i comprensivi
contavano un numero di alunni tale da non costituire in alcun modo pericolo per
le dirigenze.
Al contrario di quanto indicato nelle Linee Guida che la Giunta Regionale
ha varato, però, ci siamo ritrovati catapultati in una sorta di commedia degli
orrori, nella quale è accaduto tutto e il suo contrario e dove una sola è stata
la certezza: la volontà di “staccare” una intera scuola dal nostro comprensivo
(la scuola primaria di Monreale) per farne “dono” al Comprensivo di Pisticci.
E perché mai? - chiederebbe legittimamente un lettore
che non conosca la vicenda. Perché staccare una scuola dal suo comprensivo per
annetterla ad altra scuola, se i numeri fissati per legge non richiederebbero
alcun intervento? Perché mai LEDERE la tranquillità degli alunni, senza una
reale necessità?
Perché sa, assessore... a dispetto di quello che
qualche furbetto (che fa leva sulla poca informazione) va millantando in giro,
se la sciagurata ipotesi del distacco di Monreale venisse attuata, buona parte
degli alunni delle nostre due primarie perderebbe la continuità didattica, a
causa della nuova graduatoria che andrebbe a crearsi. Non temiamo smentite.
Siamo stati costretti a studiare normativa e regolamenti, sentenze e
procedimenti amministrativi. Molti dei nostri figli PERDEREBBERO LA CONTINUITA'
DIDATTICA in una età in cui il maestro della primaria rappresenta un pilastro
per la crescita di ogni bambino.
E invece assessore, a dispetto anche delle garanzie che Lei in persona più
volte ci ha fornito, e nonostante il dimensionamento non sia un tema di
attualità, a livello regionale continuate a perseguire questo piano
ingiustificato ed ingiustificabile, fornendo come unica spiegazione la
seguente: sull'intero territorio di Pisticci sono presenti circa 1600 alunni
che, per sopperire al tasso maggiore di denatalità registrato a Pisticci paese,
vanno divisi algebricamente per due. Come se i bambini fossero un gregge di
pecore.
Non crediamo, assessore, che sia questa la ratio dei
piani di dimensionamento della
rete scolastica, i quali invece dovrebbero essere redatti in attuazione di una
misura finalizzata a “garantire la continuità didattica”, ma anche, come
specificato dal MIUR, rispondenti “a finalità di contenimento della spesa
pubblica”.
In questo accanimento morboso contro la primaria d Marconia, non
riscontriamo contenimenti di spesa pubblica e meno che mai tutela della
continuità didattica per i nostri alunni/figli.
In questa nostra, assessore, vi è la supplica a non lasciare che l'opinione
pubblica finisca per credere che le leggi non siano uguali per tutti, ma
deliberate ad personam.
Già nello scorso mese di gennaio noi genitori abbiamo
seguito con apprensione i lavori del consiglio regionale, chiamato a deliberare
il piano di dimensionamento. Costernati, abbiamo ascoltato la Sua voce,
assessore, mentre a nome della giunta regionale dava parere CONTRARIO agli
emendamenti che provavano a tutelare i nostri bambini di Marconia, mentre si
ASTENEVA sull'emendamento che chiedeva tutele per Salandra, agevolando - nei
fatti - il voto del consiglio. E' così che per la scuola di Salandra - con
appena 318 alunni - il Consiglio regionale ha previsto una deroga.
Forse perché tra i banchi della maggioranza è seduto un consigliere
regionale di Salandra?
Siamo certi che la motivazione non possa in alcun modo
essere questa, ma Le chiediamo di non dare adito a simili sospetti
nell'opinione pubblica.
A nome della popolazione studentesca che in qualità di
rappresentanti dei genitori ci impegniamo a tutelare, chiediamo che per
Pisticci paese venga utilizzato lo stesso metro utilizzato per Salandra, con la
differenza che il Comprensivo di Pisticci paese conta ben 600 alunni, oltre
quelli che frequentano una scuola dell'infanzia privata e che si iscriveranno
alla primaria del Pietrelcina.
Si tenga anche conto del grave livello di dissesto idrogeologico che sta
subendo l'abitato di Pisticci e che finisce per ripercuotersi negativamente sui
progetti di vita delle famiglie residenti.
Per tali motivazioni, noi rappresentanti dei genitori
e degli insegnanti, liberamente costituiti in comitato a difesa degli alunni
del Quinto Orazio Flacco di Marconia, facciamo appello a Lei in quanto
assessore competente, al Presidente e all'intera giunta regionale, oltre che
alla IV commissione regionale e all'intero consiglio: poiché i numeri degli
alunni iscritti negli istituti comprensivi di Pisticci e Marconia non sono tali
da richiedere interventi e meno che mai tagli drastici, noi chiediamo di poter
lasciare la situazione immutata, eventualmente con la previsione della medesima
deroga utilizzata per Salandra, garantendo la continuità didattica ai nostri
figli e salvaguardando un territorio che merita di essere tutelato e valorizzato,
non danneggiato.
Chiediamo di tener conto di una petizione popolare che
chiede alla Regione tutela per la nostra scuola e al Comune di individuare
nuovi e meno dolorosi modi per affrontare il problema del calo fisiologico
delle iscrizioni.
Il nostro appello è quello di confrontarsi con noi,
persone comuni, elettori comuni ma anche portatori di interessi e di diritti
(quelli dei nostri bambini) e di fare quello che un giusto amministratore
dovrebbe fare: tutelare i più deboli e rendere le leggi uguali per tutti".
COMITATO DI
GENITORI ED INSEGNANTI
A TUTELA
DELL’I.C. QUINTO ORAZIO FLACCO
PER UNA
SCUOLA UNITA
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