“Taranto terza provincia lucana?
Sono fermamente contrario, anche se rispetto le istanze e il lavoro fatto dai
promotori”. Dopo aver chiarito sul suo profilo Facebook il proprio pensiero in
merito, il senatore della Lega-Salvini Premier, Pasquale Pepe ha ribadito la
contrarietà all’ipotesi che la provincia di Taranto venga annessa alla
Basilicata.
“Innanzitutto – ha chiarito il sindaco di Tolve, da qualche giorno
nuovo componente della Commissione Parlamentare Antimafia – bisogna capire chi
annette chi, ma al di là di questi profili a me preme sottolineare che non
condivido l’ipotesi dello sbarco di Taranto e della sua provincia in Basilicata
perché, dal mio punto di vista, noi lucani abbiamo invece bisogno di rilanciare
la nostra regione e di lasciarne intatti i confini”.
E’ un no ideologico,
fondato su un vago senso di patriottismo? “No, non si tratta affatto di un
rifiuto ideologico – si è affrettato a precisare Pepe – ma una contrarietà
motivata. Ritengo, infatti, che la Basilicata debba guardarsi al suo interno e
pensare a come risalire la china. Secondo me la nostra regione ha tutte le
carte in regola per farlo”.
In che modo? “Soprattutto puntando sull’autonomia,
anche tenendo conto della presenza nel Governo di un ministro come la Stefani,
e pensando a sfruttare di più e meglio le risorse naturali delle quali è ricca.
Questa autonomia può essere esercitata attraverso due canali prioritari che si
chiamano lavoro e infrastrutture”.
Morale della favola? Per Pepe “qualunque
ipotesi di annessione metterebbe a rischio l’identità della Basilicata e la sua
stessa esistenza: sono persuaso del fatto che tutto ciò noi non possiamo
permettercelo. Oltretutto, credo non sia prioritario”. Per il parlamentare
lucano, in buona sostanza, la priorità è “rilanciare la Basilicata così com’è,
anche rispettando tutte queste istanze che giungono dall’esterno, ma sempre
tenendo ferma la necessità di preservare i nostri confini regionali. Per essere
più chiari, voglio ribadire che la mia è una posizione che si fonda sia su un
dato culturale, che di opportunità”.
Nel caso Pepe dovesse inviare un
messaggio ai promotori del distacco di Taranto dalla Puglia, di quale tenore sarebbe? “Rispetto per l’azione messa in campo e per i motivi che
sottendono a tale iniziativa. Dopo di che – ha però aggiunto il senatore - io
penso che siffatta iniziativa non aiuti la Basilicata e non so, tra l’altro, se
possa portare giovamento anche alla stessa provincia di Taranto. In ogni caso,
confermo di essere nettamente contrario per ragioni che possiamo riassumere in
motivi di natura culturale, storica, perché va difesa la Basilicata, e anche
per motivi di opportunità. Il tutto, sempre e comunque ribadendo il profondo
rispetto per questa iniziativa e per chi l’ha pensata e posta in essere”.
La
posizione di contrarietà manifestata da Pepe, va ricordato, non è certo
l’unica: nel recente passato, infatti, anche il sindaco di Pisticci, Viviana
Verri, e l’ex primo cittadino di Policoro, Rocco Leone, hanno manifestato
opinioni simili a quelle di Pepe.
Piero Miolla
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