giovedì 13 dicembre 2018

Accoglienza, Simonetti: "Evitare la fabbrica della clandestinità"



Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Pietro Simonetti, responsabile task force immigrazione della Regione Basilicata.


“A Roma si valutano gli effetti negativi delle nuove norme su permessi di soggiorno per motivi umanitari e sulla seconda accoglienza negli Sprar, tenendo conto delle richieste dell’Anci e delle Regioni, non ultima quella avanzata nei giorni scorsi, alla Conferenza Stato/Regioni, dalla Basilicata.
Intanto il Parlamento Europeo ha votato un documento che chiede alla Commissione, di adottare una norma europea per il riconoscimento della protezione umanitaria nel Paesi che aderisco alla Ue.
Si tratta di una decisione importante nell’ambito della regolamentazione dei flussi migratori dopo quella dell’ONU firmata in Marocco.
Nei Cas Lucani, frattanto, continua l’accoglienza dei possessori di permesso umanitario con le modalità indicate dalle prefetture e comunicate da giorni ai gestori.
La mobilitazione in corso da settimane, che vede schierati Comuni, Regioni, organizzazioni sindacali, culturali e del volontariato, ha permesso di evidenziare gli esiti negativi delle nuove norme, in particolare per i nuclei famigliari, le donne e gli uomini usciti dal circuito delle “tratte” e per gli altri “vulnerabili” ed evitare le espulsioni dai Cas in pieno inverno.
La Regione Basilicata, a partire dalla prossima riunione di lunedì, a livello ministeriale, continuerà nel lavoro per evitare che gli effetti della “fabbrica della clandestinità”, del caporalato e dell’intervento della criminalità organizzata su circa 40mila migranti in Italia e 600 in Basilicata, su 1.750 attualmente in accoglienza nei Cas, Sprar e centri per minori”

Pietro Simonetti

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