Riceviamo e volentieri
pubblichiamo una nota a firma della coordinatrice provinciale di Italia Madre,
Ilaria Di Pede. Il tema è quello della Tari e della relativa sentenza resa dal
Tar Basilicata.
“Le parole espresse dal sindaco
di Pisticci, Viviana Verri, successivamente alla sentenza del TAR che ha
accolto il ricorso contro la delibera comunale con cui si prevedeva l'aumento
della Tari, denotano l'assoluta incapacità dell’Amministrazione comunale, non solo
ad amministrare, ma anche ad accettare una sentenza che denota un clamoroso
errore dell’Amministrazione.
Lo sa benissimo il Sindaco nonché
avvocato, che le motivazioni riportate dal giudice amministrativo non
riguardano la scelta dell’Amministrazione ma il modo distorto ed errato con cui
si è voluto applicare il “Testo unico delle autonomie locali”. Infatti, nel
caso specifico, l’articolo 193, n. 3, prevede che l'aumento delle tariffe e
delle aliquote relative ai tributi di propria competenza, in questo caso la
Tari, adottate per ristabilire l’equilibrio del bilancio, sono legittime solo
se precedute da un atto che attesti un disavanzo. Nella sentenza si legge
testualmente al punto 6.1.5, “Nel caso di specie, diversamente, è mancato
proprio il richiamato provvedimento di accertamento negativo, avendo l’Ente
comunale resistente dapprima riapprovato il “piano finanziario della componente
Tari anno 2017, unitamente alle tariffe componente Tari anno 2017” (già oggetto
di annullamento in autotutela), e quindi accertato il permanere degli equilibri
di bilancio con la deliberazione consiliare n. 32 del 2017.
L’Amministrazione
comunale ha in buona sostanza inteso avvalersi di una disposizione di carattere
eccezionale, quale è quella concernente le misure da adottare in caso di
accertati disequilibri di bilancio, senza che ve ne fossero i presupposti, con
un’iniziativa che ha finito col concretare un’elusione del termine perentorio
per la deliberazione le tariffe e le aliquote relative ai tributi di
competenza, costituito dall’approvazione del bilancio di previsione. E ciò, va
rimarcato, dopo aver dovuto ritirare in autotutela lo stesso “piano finanziario
della componente Tari anno 2017” proprio per la sua tardiva adozione. In tal
modo, peraltro, l’Ente comunale ha inteso fruire della deroga temporale di cui
all’art. 193, n. 3, senza nel contempo dare attuazione alle puntuali misure
contemplate in caso di accertamento negativo dall’art. 193, n. 2, del testo
unico.” Non è opportuno dunque, per Italia Madre, presentare appello al
Consiglio di Stato. Gli sforzi decantati dall'amministrazione “per evitare il
dissesto”, non possono essere vanificati con lo sperpero di ulteriori risorse
comunali per spese di giustizia.
La sentenza è chiara. Il Tar ha
rilevato un madornale errore e non ha inteso analizzare altri punti. Non un
accoglimento parziale ma l'accoglimento totale del ricorso, il motivo
principale ha assorbito gli altri e questo il Sindaco lo sa. Ci auguriamo
vivamente che il Sindaco Verri, con un gesto di umiltà e responsabilità verso i
suoi cittadini, desista dal ricorrere al Consiglio di Stato e che faccia tesoro
della sentenza del Tar Basilicata ed eviti il protrarsi di una vicenda che nulla
di buono porta alla comunità di Pisticci”.
Ilaria Di Pede
Coordinatrice provinciale
di Matera
Italia Madre
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