Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota
dell’ingegnere Mino Storino sul tema del centro storico di Pisticci.
“Pisticci è stato nominato Comune di Eccellenza
niente di meno che con una cerimonia tenutasi al Senato della Repubblica.
Onorificenza di cui certamente siamo ben lieti, di cui tutti si sono sentiti
orgogliosi e giù a pubblicare post su qualsiasi social possibile.
Si tessono le lodi del centro storico, della sua
peculiarità, dell’importanza e dell’interesse suscitato dall’evento realizzato
dall’associazione Enotria Felix, capace di fare arrivare turisti, appassionati
di storia e semplici curiosi nel nostro centro storico.
Un premio, quello ottenuto da Pisticci,
certamente ammirevole e capace di generare nuovo ed ulteriore interesse,
foriero di ulteriore vetrina per il nostro territorio.
Ma una domanda sorge spontanea, direbbe
qualcuno: a cosa serve tutto ciò se il centro storico non è degno delle più
banali attenzioni da parte dei cittadini in primis e dei loro rappresentanti di
conseguenza?
Se non siamo capaci di tenerlo pulito e decoroso?
Se siamo capaci di transitare continuamente con le auto nell’unica strada
oggetto di traffico limitato (Corso Margherita)? E soprattutto, se non siamo
capaci di TENERLO IN PIEDI? A cosa possono servire tutti i premi, elogi e belle
parole se poi non ci preoccupiamo seriamente del dissesto idrogeologico del
centro storico? Se non pensiamo ad un piano serio di recupero degli alloggi
vuoti ed ancora in buono stato che si trovano in gran numero nel centro
storico, piuttosto che continuare a costruire dovunque appartamenti e case che
chissà da chi saranno abitati in futuro, data la galoppante emigrazione per
mancanza di lavoro? Se non pensiamo ad un piano per incentivare le nuove coppie
a non abbandonarlo questo centro storico così interessante e meritevole di
riconoscimenti? Se non affrontiamo decisamente e con convinzione la questione
della variante urbanistica al rione Dirupo?
È necessario agire in queste direzioni se
vogliamo rendere un buon tributo a chi ci consegna onorificenze e attestati di
stima e di fiducia: prendere un premio e non pensare a cosa fare per
migliorarsi, ma sbandierarlo solo come un punto di arrivo e non come uno
stimolo per il futuro, questa sarebbe la cosa peggiore.
È risaputo che il dissesto idrogeologico
attanaglia il centro storico, le piogge degli ultimi mesi hanno creato
ulteriori preoccupazioni: è necessario agire al più presto creando le
condizioni affinché gli eventi non accadano, facendo manutenzione ormai
straordinaria e intervenendo il prima possibile nei punti a rischio che tutti
conoscono (perché sensibili ormai da secoli). Non aspettiamo ad agire, credendo
che un’eventuale ordinanza di trasferimento degli abitanti risolva il problema
a danni avvenuti: il passato ci insegna che i trasferimenti forzati sono stati
utili solo ad ingrassare le tasche di pochi, e sempre i soliti, pronti ad
approfittarne.
La campanella è suonata ormai da tempo, ma l’intera
comunità ha interesse affinché il centro storico rimanga vita? I rappresentanti
della comunità possiedono la voglia e la forza per cercare di salvare il
salvabile e mantenere il centro storico in condizioni tali da aspirare ad
ulteriori e futuri attestati e riconoscimenti?
O risulta
a tutti più facile rivolgere lo sguardo dall’altra parte, e aspettare che fra
qualche anno i turisti vengano a visitare una Craco un po’ più grande, nonostante
ci si fregi di ulteriori, e magari più prestigiosi, premi?”
Ing. Mino Storino
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