giovedì 29 marzo 2018

Calcio, Promozione: focus sul Ferrandina.

“A tre giornate dalla fine per il primo posto ancora nulla è scontato”. Ha predicato ottimismo il presidente-allenatore del Ferrandina, Antonio Stigliano, dopo il successo esterno di Ruoti e la ritrovata disponibilità e prolificità di bomber Fausto Dametti. 
“A noi – ha ragionato Stigliano - restano due partite in casa, con Anzi e Santarcangiolese, ed una in trasferta, a Pomarico, mentre il Rotunda Maris ne giocherà due in trasferta, a Bella e Brienza, ed una in casa con il Venosa. Quindi, per il primo posto ancora nulla è scontato”. Poi l’analisi di Stigliano ha lasciato spazio al rammarico. 
“Se pensiamo all’assenza del nostro bomber Dametti nella partita decisiva del campionato c’è da mordersi le mani”. Tornando alla gara di Ruoti: “E’ stato importante sbloccare subito il risultato perché eravamo fortemente rimaneggiati, visto che erano assenti Antonello Fusco per squalifica, Felice Saccente e Daniele Grassani per infortunio. In più abbiamo affrontato una squadra agguerrita, che ha venduto cara la pelle per tutti i 90’ e giustamente, visto che per loro era l’ultima chance in chiave salvezza. Come se non bastasse sul comunale di Ruoti, dopo pochi minuti, si è abbattuto un acquazzone accompagnato da forte vento gelido, che ha complicato non poco l’andamento della partita. Soprattutto, ha influito negativamente per tutta la durata della gara sul nostro modo di giocare, fatto di fraseggi e palla a terra. Era già difficile rimanere in piedi e non congelarsi, figuriamoci poi giocare a calcio in quel pantano, al limite della praticabilità, e combattere duramente su ogni pallone col rischio di farsi male. Per questo tutti i nostri ragazzi sono stati encomiabili ed hanno dimostrato, ancora una volta, di essere un gruppo unito, forte e coeso e che sa quel che vuole”. 
Adesso, però, c’è la pausa di due settimane per le festività Pasquali. “Noi ci alleneremo come sempre, per farci trovare pronti ed affamati alla ripresa e giocarci le ultime tre battaglie alla morte”, ha concluso Stigliano.
Piero Miolla

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