“Il conto più salato sa chi lo
presenterà ai politici lucani? I cittadini, per il danno causato al
territorio”.
A quattro giorni dall’addio alla pista Mattei l’amministratore
unico della Winfly, Alfredo Cestari, torna a parlare della vicenda che lo ha
visto protagonista negli ultimi tre anni e mezzo, rivelando di aver già dato
mandato al suo legale per il recupero di una somma di circa due milioni e
seicentomila euro da via Anzio. Dalle parole, dunque, si è passati ai fatti.
Almeno dal lato della Winfly, mentre da quello delle istituzioni tutto tace.
“Il 18 marzo, giorno di consegna delle chiavi della struttura, si avvicina e
del bando di gara per l’affidamento della pista nessuna traccia”, ha commentato
Cestari. Per il quale a perdere è il territorio.
“Questa è l’ennesima occasione
mancata per Matera e la Basilicata. Eppure, le condizioni per dotare la
Basilicata di un suo aeroporto nel 2019 c’erano tutte. Evidentemente ci si
accontenta del favore dei vicini pugliesi, di aggiungere il nome Matera a
quello di Bari, per ritenere risolta la questione infrastrutture. Per noi a
questo punto non ci sono altre vie che quelle legali per richiamare Regione
Basilicata e Consorzio Asi alle proprie responsabilità. Invece di dare risposte
al territorio – ha sottolineato Cestari - si continuano a regalare soldi a
Pontecagnano. Dalla pista di Pisticci, che dista ottantacinque chilometri da
Potenza quarantacinque da Matera, con le stesse somme date a Pontecagnano si sarebbero
potute garantire oltre tremila ore di volo e il trasporto di centoventimila
passeggeri. Con una sosta media di tre giorni si otterrebbe un volume di affari
di circa trentasei milioni di euro, con un costo medio a carico del cittadino
per raggiungere Roma e Milano di circa sessanta euro, vale a dire più economico
del biglietto per il Frecciarossa, e una ricaduta occupazionale di almeno cinquanta
posti diretti e oltre tremila cinquecento indiretti, tra turismo, agricoltura e
attività produttive e sociali”.
Ma, tornando a Pontecagano, Cestari ha
ribadito: “Certe cambiali elettorali vanno pagate, ma non certo a spese dei
lucani. Siamo costretti a lasciare e a rinunciare a un progetto in cui abbiamo
creduto, forse da soli, fino in fondo. Adesso Regione e Consorzio paghino tutte
le fatture sospese e togliamo il disturbo. Tanto il conto più salato, dopo il
primo acconto del 4 marzo, glielo presenteranno i lucani a novembre”.
Secondo Alfredo Cestari il “lassismo dei politici
lucani ha vanificato il lungo percorso compiuto da Winfly per arrivare alla
trasformazione dell’aviosuperficie in aeroporto di terzo livello. Aver negato
il rinnovo per altri 3 anni, previsto dal contratto di gestione, senza la
necessaria proroga per garantire la continuità del servizio, determinerà la
decadenza immediata di ogni requisito che la struttura ha ottenuto dall’Enac”.
Quali? “La Part 145 per l’organizzazione di manutenzione aeronautica, manutenzioni
programmate, non programmate e servicing, ispezioni di linea ed ispezioni
speciali, il Certificato di Operatore Aereo, la licenza di vettore aereo e
l’autorizzazione al trasporto pubblico passeggeri. Un danno, insomma, per
l’intera area che rischia di vedere sfumata l’opportunità di dotarsi di
un’infrastruttura di vitale importanza”
Piero Miolla
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