giovedì 12 aprile 2018

Musica: i lucani The Roots Corporal sul palco del 1° maggio.


La musica energica e alla continua ricerca di un’identità spiccatamente meridionale, oltre che lucana, del gruppo The Roots Corporal di Ferrandina, sarà tra le protagoniste sul palco del concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. 
Il gruppo lucano ha infatti vinto la selezione al Garagesound di Bari e sarà tra le cinque band che apriranno il concerto la sera del primo maggio nel capoluogo pugliese dopo aver strappato il biglietto per questo importante palcoscenico nei live al Garagesound di Bari, che ha ospitato la seconda tappa delle selezioni per decretare i vincitori del contest per emergenti. The Roots corporal hanno conquistato il palco principale della manifestazione che si svolgerà nella città dei due mari, dopo aver superato una severa preselezione. Sono state oltre cento, infatti, le band che hanno partecipato al contest “Destinazione uno maggio”, tra le quali lo staff tecnico e gli organizzatori ne hanno individuate solo trenta che si sono esibiti, e si esibiranno, dal vivo durante le cinque date sparse per le principali città italiane. 
La seconda di queste date, appunto, ha visto esibirsi sul palco del Garagesound di Bari proprio i The Roots Corporal di Ferrandina insieme a Rita Zingariello, indie-pop di Gravina in Puglia; Genf, indie-folk di Santeramo in Colle, Amber Teaser, synth pop di Bari; Blumia, electro-pop di Lecce e Road Flowers, indie-rock/rock n’ roll ancora di Lecce. Il verdetto finale ha visto trionfare i the Roots Corporal vincitori con il consenso quasi unanime della giuria tecnica presente, composta da Guido Lioi del Garagesound, Roberto Calabrese delle sale prova del locale barese, Ivan Piepoli, dj e musicista, Fabio Losito di Pugliasound, Giovanni Verini Supplizi della Wanted Records. 
La band aragonese, nata nel 2014 a pochi chilometri da Matera da un progetto di Rocco Schiavone ed Enzo Di Stefano, propone una musica energica, portatrice di un messaggio di ricostruzione e della continua ricerca di quell’identità che il territorio lucano, e più in generale il Sud Italia sta lentamente perdendo. I ragazzi di Ferrandina parlano della propria terra attraverso un crossover di generi che si mescolano tra loro con il reggae che si coniuga perfettamente con alcuni elementi tipici del jazz e della world music. 
“Portare il nostro messaggio e la nostra musica su quel palco è estremamente importante”, ha spiegato Schiavone. Di Stefano invece ha parlato di “un traguardo che tutti i ragazzi della band volevano fortemente. Un traguardo che è nuovo punto di partenza per reinventarsi di continuo”. La band è composta, oltre che dal vocalist Schiavone dal chitarrista Di Stefano, che cura pure gli arrangiamenti, anche da Raffaele Pecora alla chitarra, Paolo Padula al basso, Francesco D’Alessandro alla batteria, Domenico Saccente alle tastiere, Angelo Manicone al sax e Carlo Mascolo al Trombone. Per Ferrandina e la Basilicata di sicuro un onore essere rappresentati da questa band viva, energica e spiccatamente ancorata alla propria identità.
Piero Miolla

 

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