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Molto soddisfatto, anche c’è la
consapevolezza che nella gara decisiva la sorte non è stata dalla sua parte.
Pur essendo molto positivo, il giudizio di Domenico Pozzovivo sul suo Giro
d’Italia 2018 risente, inevitabilmente, di quella tappa che lo ha scalzato dal
podio nella giornata più importante della corsa in rosa edizione 101. Partiamo
proprio da qui.
“Una giornata nera, storta, può capitare in una corsa a tappe,
e questo naturalmente l’avevo messo in preventivo. Però, a differenza di altri
miei colleghi che hanno patito la giornata storta in tappe non così decisive,
io l’ho subita proprio nella frazione che ha cambiato le sorti del Giro.
Pazienza, ma questa riflessione va fatta, anche se non mi impedisce di essere
soddisfatto”. Già, perché il Giro 2018 del campione di Montalbnao Jonico è
stato davvero di ottimo livello: sempre sul pezzo e tra i primi, il capitano
della Merida-Bahrain è giunto quinto in classifica generale al traguardo finale
di Roma.
“E’ un risultato che, dal punto di vista del piazzamento, eguaglia
quello del 2014, ma credo che sia stato in assoluto il mio miglior Giro per
come è stato condotto. Sono stato fino a tre tappe dalla fine sul podio e, in
generale, ho cercato di essere sempre nel gruppo dei migliori. Per questo, al
netto delle considerazioni sulla tappa Venaria Reale-Bardonecchia, mi ritengo
molto soddisfatto: sono contento perché credo che il rendimento sia stato di
ottimo livello e anche caratterizzato dalla continuità”. Merito anche della sua
nuova squadra.
“I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro: ero il loro capitano e
si sono messi a disposizione, consentendomi di arrivare dove sono arrivato”. Il
merito, però, è anche e soprattutto del campione lucano. “Quest’anno ero in
grande forma, avevo gamba e anche mentalmente credo di aver risposto molto
bene. E’ chiaro che anche l’esperienza ha inciso: a 35 anni e dopo la
partecipazione a “qualche” Giro è inevitabile che un pizzico di saggezza ci sia
e va sfruttata”. Ora il ciclista jonico si riposerà.
“Il Giro ha lasciato il
segno dal punto di vista della fatica, per cui adesso mi prenderò un po’ di
riposo. Poi spazio alla preparazione in salita per il Tour de France”. Nel
quale gareggerà insieme a Vincenzo Nibali. “Sarà lui il capitano e io cercherò
di aiutarlo a vincere una corsa che ha già vinto in passato”.
Piero Miolla
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