Unità d’intenti e senso di
appartenenza per un sodalizio che nasce con un progetto ambizioso. Così Mimmo
Pepe, il primo presidente del Ferrandina 17890, club nato dalla fusione tra
Ferrandina Calcio e Real Ferrandina, ha sintetizzato l’approdo alla nuova realtà
calcistica aragonese. Nello splendido scenario del chiostro di San Domenico, la
società si è presentata nel corso di una chiacchierata all’insegna
dell’informalità e dell’amicizia, con il tema del rilancio del calcio
ferrandinese ai vertici del calcio dilettantistico lucano.
“Dopo alcuni anni di
fidanzamento – ha scherzato Pepe – tra il Real e la società negli ultimi anni
presieduta da Antonio Stigliano, adesso è arrivato questo matrimonio. Inizia un
nuovo percorso con l’obiettivo di dare corso a un progetto ambizioso che abbia
sempre e comunque come punto di riferimento l’appartenenza alla realtà di
Ferrandina”. Non a caso, sia il nuovo sodalizio che la squadra neo promossa in
Eccellenza nascono con questo carattere distintivo. L’identità e l’appartenenza,
dunque, come elementi primari da cui partire e da privilegiare.
“L’obiettivo è
arrivare, da qui a qualche anno, a puntare su una squadra che sia in gran parte
composta da ragazzi di Ferrandina. Vogliamo tornare all’antico, a quando cioè i
ferrandinesi andavano a giocare un po’ in tutte le realtà della provincia.
Vogliamo che i ragazzi del luogo tornino a vestire la nostra casacca e,
soprattutto, che tornino a infiammarsi per la difesa dei nostri colori”.
Insomma, sarà un Ferrandina in gran parte autoctono, almeno nelle intenzioni.
Le potenzialità, d’altra parte, sembrano esserci tutte: la città aragonese è,
da sempre, punto di riferimento calcistico per tutto il Materano, e non solo.
Detto di Pepe, la nuova società avrà Carmine Lisanti quale presidente onorario,
Stigliano vice presidente e direttore tecnico, mentre Michela Loponte sarà la
segretaria e Fabio Sutera il cassiere. Sul fronte tecnico, invece, Emanuele
Finamore guiderà la squadra in Eccellenza e Francesco Russo sarà l’allenatore
dei portieri.
Piero Miolla
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