domenica 8 luglio 2018

Terremoto sanità lucana: ecco i commenti di alcuni sindaci del Metapontino.



Sconcerto, stupore e confusione. Ma anche garantismo e l’augurio che, laddove si accertino le responsabilità, quanto accaduto possa rappresentare un punto di partenza per una nuova gestione della cosa pubblica in Basilicata. Sono gli stati d’animo di alcuni sindaci del Metapontino, area colpita dall’inchiesta della Procura di Matera se si tiene conto che Pietro Quinto, pisticcese di nascita e policorese di adozione, è uno degli arrestati. 
“Sono attonito e confuso – ha spiegato il sindaco di Policoro, Enrico Mascia -, ma ho fiducia in quello che ha fatto e in quello che farà la magistratura. Prendo atto di quanto accaduto senza anticipare processi o sentenze: che la magistratura faccia il suo corso”.  In riferimento al coinvolgimento di Quinto, invece, Mascia ha precisato: “E’ ovvio che da comune cittadino, come tutti, manifesto perplessità, confusione e stupore proprio perché si tratta di un uomo del Metapontino con il quale, per motivi istituzionali, ci sono stati dei rapporti. Proprio giovedì abbiamo inaugurato a Policoro la guardia medica estiva e mi sono sentito telefonicamente con Quinto per decidere se fare un comunicato stampa congiunto o procedere da soli, come Comune di Policoro. Aldi là di questo non mi sento di aggiungere altro, se non ribadire la piena fiducia nell’azione della magistratura”. 
Di sistema diffuso a macchia d’olio ha invece parlato il primo cittadino di Montescaglioso, Vincenzo Zito. “Premesso che l’indagine, ovviamente, deve ancora andare avanti e che coloro che sono coinvolti sicuramente spiegheranno il proprio percorso, sono sconcertati perché sta venendo fuori un sistema che, a quanto emerge da ciò che leggo e apprendo, sarebbe in realtà datato e prevede che la meritocrazia non sia più il requisito principale: esiste altro, solo le conoscenze eccellenti”. 
Su Quinto, invece, Zito ha precisato: “Non lo conosco personalmente in quanto, come sindaco, non ho mai avuto rapporti diretti. Però ripeto, da quanto sta emergendo, pare che questo sistema sia diffuso a macchia d’olio. Mi dispiace per i lucani, ma spero che tutto questo sia il punto di partenza per dare nuova dignità a questa regione e far sì che i requisiti fondamentali debbano essere il rispetto, la dignità del cittadino, ma, soprattutto, la meritocrazia. Ogni concorso deve premiare sempre e comunque il migliore: la politica deve mettersi da parte. Ho fiducia nella magistratura e spero che faccia emergere la verità”. 
Infine, il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. 
Piero Miolla

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