martedì 28 agosto 2018

Ferrandina: lo scalo ferroviario di Matera capitale tra cambi di binario e allagamenti.



In attesa che cambi il suo volto, come annunciato piuttosto di recente, lo scalo ferroviario di Ferrandina-Matera vede cambiare i binari di transito dei treni senza preavviso. Domenica mattina, ore 9 circa, una ventina di persone, tra passeggeri e accompagnatori, erano in paziente attesa dell’arrivo dell’Intercity 700, Taranto-Roma. Che, per chi ha un pizzico di dimestichezza con questa linea, arriva e parte sempre dal binario 1, proprio come indicato nell’orario ufficiale affisso sui muri della malandata stazione. 
E invece, sorpresa: il treno è arrivato con sostanziale puntualità (anche questa è una notizia), ma sul binario 2: un cambio (non annunciato) non da poco, visto che per recarsi al secondo binario bisogna percorrere il sottopasso, peraltro spesso e volentieri allagato. Non a caso, quando i passeggeri si son resi conto che il binario era il 2 e non, come di consueto, il primo, c’è stato un progressivo ma deciso dirigersi verso l’imbocco del sottopasso per tentare di non perdere il treno, poi partito con circa 20 minuti di ritardo per attendere il regionale proveniente da Potenza. 
Nell’anno di grazia 2018 è possibile che si debba omettere un semplice cambio di binario? E’ possibile che l’informazione sia sempre lasciata al caso? In realtà, secondo qualcuno, la voce registrata che viene lanciata poco prima dell’arrivo del convoglio avrebbe comunicato il cambio di binario, ma nessuno lo ha potuto comprendere perché, semplicemente, quel messaggio vocale era incomprensibile. Anche su questo, la domanda nasce spontanea: possibile che non ci sia un mezzo di comunicazione più efficace? 
Evidentemente, da queste parti tutto riesce difficile. Anche l'efficienza del sottopasso, per percorrere senza problemi il quale bisogna sempre sperare che Giove Pluvio si sia distratto o abbia avuto la mente altrove. Quando piove, infatti, il sottopassaggio si allaga: qualche sera fa, dopo l’ennesimo acquazzone estivo, i passeggeri scesi dal Frecciarossa sono stati costretti a camminare sulle acque. E che dire, poi, del solito, endemico problema dell’allagamento del piazzale antistante la stazione? Pur non piovendo ormai da qualche giorno, infatti, ieri mattina era invaso dal fango. E la chiamano stazione di Matera, capitale della cultura. La cultura dell’abbandono e della mancanza di decoro.
Piero Miolla

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