Il pronto soccorso e la
cardiologia di Policoro, su tutte, ma anche ortopedia e chirurgia. Sono questi
i reparti degli ospedali rientranti nella competenza dell’Azienda Sanitaria di
Matera che scontano le problematiche più significative in termini di carenza di
personale. Anche a Matera e provincia, infatti, tra la dotazione organica
ufficiale e quella reale ci sono di mezzo tante cose, ad iniziare dalla carenza
di specialisti.
L’endemico problema di organico che attanaglia l’Azienda
Sanitaria di Matera (come avviene in tutta Italia, peraltro) si ripercuote sui
suoi presidi ospedalieri: i due per acuti, Matera e Policoro, e tre
distrettuali, Stigliano, Tinchi e Tricarico. Si sente spesso parlare di medici
e infermieri che mancano, di professionisti che non accettano le destinazioni
pur essendo vincitori di concorsi e selezioni, ma, nella realtà, come stanno le
cose nell’Azienda materana? I dati ufficiali non ci sono stati forniti, almeno
per ciò che concerne il dettaglio reparto per reparto. Ci è stato spiegato,
infatti, che poteva esserci il rischio che siffatti dati potessero in qualche
modo intaccare il diritto alla privacy degli operatori. Sia come sia e messo in
chiaro che un dato di per sé difficilmente può concretare una violazione della
privacy, dall’Asm ci è stato comunicato che sì, la situazione non è proprio
rosea per ciò che concerne l’organico, ma neanche in emergenza a tal punto di
mettere a rischio le singole prestazioni. Un modo elegante e indiretto per dire
che anche se mancano i medici e gli infermieri, grazie ai sacrifici e al
surplus di lavoro di coloro che ci sono, il paziente non subisce alcuna
deficienza nel servizio. Insomma, nei presidi ospedalieri in capo all’Asm le
carenze ci sono ma non si vedono. O, meglio, non si sentono.
Nel dettaglio,
però, come stanno le cose? Se a Matera la situazione sembra essere
assolutamente tranquilla (ci sono carenze per così dire fisiologiche), è a
Policoro che si registrano i maggiori problemi. L’unità operativa di Chirurgia,
ad esempio, a Matera non ha grandi problemi (in organico ci sono undici medici
più il primario), mentre a Policoro, oltre a qualche figura mancante, c’è
soprattutto il problema delle difficoltà a coprire i tre turni. Sempre sullo
Jonio, per Cardiologia si parla di una situazione particolarmente critica,
viste le recenti defezioni con annesse difficoltà a reclutare nuove figure
professionali.
Buone notizie per gli utenti del pronto soccorso
dell’ospedale di Policoro. Dal 27 agosto, infatti, due medici di continuità
assistenziale hanno integrato l’organico degli specialisti e, dal 1° settembre,
saranno raggiuti da altre due figure similari che andranno a rafforzare
ulteriormente l’offerta professionale dell’importante pronto soccorso attivo
del nosocomio jonico. Il quale, sulla carta, dovrebbe avere almeno nove medici
specialisti in organico, ma che, nella realtà, ne ha molti di meno (quest’estate
si è scesi addirittura a cinque), con tutto quello che ne consegue in termini
di attese per i pazienti e i loro familiari, ma anche di stress e di mole di
lavoro per coloro che prestano l’attività professionale. Le quattro figure, in
buona sostanza, saranno importanti soprattutto perché potranno dare manforte
nella cura dei cosiddetti “codici bianchi”, di quei pazienti, cioè, che si
recano al pronto soccorso e vengono giudicati non gravi e, per l’effetto,
bisognosi di cure non urgenti o non dettagliate. La notizia è stata resa nota
da fonti vicine all’Azienda Sanitaria di Matera.
Il problema principale, però, sembra essere quello del reparto di ortopedia,
dove mancherebbero alcuni specialisti. Infine, ma non per ordine d’importanza,
c’è il dato relativo agli infermieri: una figura ovviamente importantissima,
che, specie negli ultimi tempi, ha fatto registrare qualche problema nel
reclutamento.
Piero Miolla
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